Il libro del Deuteronomio
Deuteronomio significa “seconda legge”, è il quinto libro della Bibbia che chiude appunto il “Pentateuco”(5 libri). Il Pentateuco è particolarmente venerato dagli Ebrei e dai Cristiani. Questo libro raccoglie 3 discorsi (capitoli 1-4; 5-28; 29-30) di Mosè fatti al popolo in cui presenta le leggi di Dio e invita il popolo ad accoglierle. Il libro finisce con la morte di Mosè che ha guidato il popolo alla terra promessa ma non potrà entrarvi ma solo vederla da lontano. Perché? Perché tutti coloro che avevano dubitato della realizzazione della promessa di Dio di dare una terra al suo popolo non possono entrarci, e così Mosè subirà la stessa sorte del suo popolo per solidarietà (“anche contro di me il Signore si è adirato a causa vostra”). Mosè chiederà a Dio di poter entrare nella terra con una preghiera commovente ma Dio gli permetterà solo di vederla da lontano ( sul monte Pisga alto 710 metri passerà il comando a Giosuè dopo aver contemplato la terra promessa e lì morirà; infatti gli scavi archeologici confermano con resti di chiese antichissime in memoria di Mosè). Solo quelli nati dopo la ribellione del popolo, che cioè non si sono macchiati di questo peccato, potranno entrare nella Terra Santa.
Questi tre grandi discorsi sono pronunciati nelle steppe di Moab proprio al di là del Giordano, cioè alla fine dei quaranta anni di viaggio nel deserto, proprio poco prima di entrare nella terra promessa per prendervi possesso. I discorsi evocano tutta la storia dall’incontro con Dio sul monte fino a lì: parlano della fedeltà di Dio e della ribellione del popolo.
I discorsi sulla Legge in pratica dicono questo: la legge che Dio da è per il bene del popolo, è da accogliere con amore come un dono perché chi la osserva riceverà benedizione da Dio in ogni cosa mentre chi non ascolta e si volge col cuore ad altri dèi subirà la conseguenza di rifiutare la protezione del Signore e certamante le cose gli andranno male. Per questo gli idoli sono “abominio” (cioè una realtà impura-detestata dal Signore) e devono essere distrutti perché sono pericolosissimi per l’integrità del popolo eletto. Se il popolo dimenticherà il Signore si disperderà inevitabilmente ma Dio conserverà sempre un piccolo resto fedele per ripartire ogni volta. Il termine più ricorrente di tutto il libro è “Ascolta! Shema!”(Dt 6): questa diventerà una delle più importanti preghiere del giudaismo di tutti i tempi. Un altro termine importante è “Ricorda” cioè ricordati che quando seguivi il Signore sei stato bene.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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