Il diario con disegno satanico e il diario per imparare il bullismo
di Annalisa Colzi
Ho sempre amato il diario scolastico. Era forse l’unico “libro” che aprivo, sfogliavo, leggevo e uno dei pochi “quaderni” in cui amavo scrivere. Lo confesso: non ho mai avuto voglia di studiare, ma il diario lo amavo profondamente. Come tutti gli scolari, lo sceglievo con cura e ci appuntavo di tutto meno che le cose legate alla scuola e ai compiti.
Erano diari con poche pretese, mentre oggi ne possiamo trovare di tutte, ma proprio tutte le specie, persino alcuni con contenuti satanici. E’ ciò che hanno scoperto alcuni genitori di Reggio Emilia.
Naturalmente la scoperta ha diviso, come era prevedibile, genitori e insegnanti in due squadre, quella del “cosa vuoi che sia” e quella del “questo diario è da buttare nella spazzatura”. Io, dopo aver visionato la pagina incriminata, dico: “Si poteva evitare di inserire un giochino di “trova i 21 particolari distorti” con simboli che richiamano in maniera esplicita a simbologie diaboliche, o meglio legate al satanismo ma, a questo punto, conviene strappare la pagina e tenerlo visto i costi alti che servono per stampare un diario che, comunque, viene dato gratuitamente”.
Questo il mio pensiero per quanto riguarda se tenere o gettare il diario. A tutto questo, però, desidero aggiungere una breve analisi sulla pericolosità del giochino in questione. Apparentemente innocuo, questo giochetto, solletica la curiosità del bambino. Il gioco stesso “trova i 21 particolari distorti” richiede una vera e propria concentrazione sul disegno per carpirne le differenze e quindi, il bambino o ragazzino, sosterà a lungo sul disegno e su ciò che il disegno contiene. E’ chiaro che alcune simbologie presenti sul diario rimarranno impresse nella mente.
Fra l’altro il disegno in toto è molto cupo, brutto, mostruoso se poi ci aggiungiamo una stella a cinque punte (simbolo dei satanisti e della stregoneria), il 666 (numero dell’anticristo) rappresentato dai tre tergicristalli, un caprone con le corna che spunta da un auto ma anche un gatto infilzato da un ramo, una donna con la testa da serpente che sta per divorare un uomo e altre amenità simili, è ben comprensibile il disagio di alcuni genitori.
Ma non si trovano solo disegni satanici nei diari scolastici. Scrissi qualche tempo fa di un diario della Comix dal titolo “Io ti maledico. Diffondiamo l’odio. Con amore”. Scrissi di boicottarlo ma occorrerebbe denunciarne i contenuti per istigazione al bullismo.
E’ davvero sorprendente l’ingenuità di tanti adulti, che dovrebbero aiutare a fare discernimento ai propri figli, nel difendere un diario del genere. Quando scrissi l’articolo http://www.annalisacolzi.it/boicottiamo-la-comix-e-il-suo-diario-scolastico-dal-intitola-io-ti-maledico-diffondiamo-lodio-con-amore/ non avevo ancora tra le mani il diario in questione. Ce l’ho invece adesso e sfogliandolo ho trovato frasi tipo: “Oggi sono di buon umore, vorrei regalarti qualcosa che tu possa usare. Una bara, ad esempio”. “Ti auguro una crociera stile Titanic”. “Vorrei poter dire di aver risolto tutti i miei problemi ma poi ci penso e noto che tu respiri ancora”. “Capiscimi, sto cercando di venirti incontro senza frenare!”.
Un inno di odio ma anche di prese in giro (bullismo) “Sai provo ancora qualcosa per te: schifo”. “Ti auguro un minuto di intelligenza per farti capire quanto sei coglione”. “Tu fai così schifo che quando passi davanti al pc mi scatta l’antivirus”. “Facciamo un gioco! Compra una vocale! V#FF#NC#L#”.
Ok, penso che possano bastare per capire il gioco sporco di questo diario.
La cosa inquietante è che un certo tipo di messaggio passa del tutto inosservato da genitori e adulti, anzi viene accettato come una innocua presa in giro. Ma, allora, perché combattere contro il bullismo? Perché prendersela se a tuo figlio viene detto che è: “ciccione, stupido, obeso, nasone ecc…” o se a tua figlia viene detto: “Sei una vacca, sei brutta, sei orrenda, puzzi ecc…”. Se questo diario è normale, le istituzioni che non hanno niente da dire su certe frasi, perché combattono il bullismo nelle scuole? Via, su, cerchiamo di capire che i ragazzi “scherzano” con le loro prese in giro….
Se invece non siete d’accordo su certi contenuti, ditelo, fatelo presente.
Sono rimasta allibita nel ricevere quanto scritto alla sottoscritta riguardo all’articolo precedente sul diario in questione:
Gentile signora, conosco personalmente i ragazzi del gruppo di “Io Ti Maledico” e le assicuro che sono persone degne di rispetto. Impegnati nel sociale, amanti dell’ambiente , della natura, della musica, estremamente disponibili con tutti. Il fatto che abbiano scelto una satira dissacrante, in alcuni casi forte non credo consenta di essere offensivi verso di loro e identificarli come persone violente , bulli o con gli altri pessimi epiteti che purtroppo ho letto. Dissacrare con una vignetta e’ un conto; offendere persone di cui non si conosce il vissuto, la storia, la famiglia e’ un altro conto.
Non e’ giusto che venga distorto il senso della loro satira che esula assolutamente dalla violenza; il loro motto e’ “diffondiamo l’odio con amore”. Sulle pagine social, si vedono immagini spaventose, articoli di famose testate giornalistiche che sono ben più preoccupanti di una semplice gag. Io rispetto la sua opinione pur non condividendola. Trovo l’azione del boicottaggio disdicevole. Ci sono tante agende scolastiche, il mercato offre ampie scelte a secondo delle varie eta’; e’ ovvio che se ha dei bimbi piccoli la scelta deve essere diversa. La saluto, e auguro buon scolastico ai suoi bambini . Carla Giordano
“Non è giusto che venga distorto il senso della loro satira che esula dalla violenza…”. Distorto il senso della satira? Ma stiamo scherzando? Questo diario è da denuncia! E’ un diario che incita all’odio, al bullismo, alla maledizione (dire male). Ricordo a questa signora che uno degli ultimi casi di suicidio, a causa di bullismo, risale a pochi giorni fa, quando un giovane di 26 anni si è tolto la vita a causa delle prese in giro da parte dei colleghi di lavoro. Ma è l’ultimo caso di una lunga serie e tanto per riportarne alcune vi parlo di Aurora, 14 anni, stroncata da parole come: «Sei un cesso, vatti a nascondere». «Sei la vergogna delle 2000».
Sono queste parole ad averla convinta a salire al sesto piano del suo palazzo, in via Paganini 35 a Venaria, e a lanciarsi nel vuoto. Aurora Cerullo era un’adolescente come tante. Però non si accettava e si sentiva brutta: gracile e mingherlina a causa di una patologia renale che l’accompagnava dalla nascita, dimostrava meno dei suoi anni e ne soffriva. E i compagni la sfottevano. I carabinieri hanno interrogato amici e compagni e sequestrato il pc e il cellulare della ragazza: si sono resi conto che negli ultimi tre mesi aveva ricevuto parecchi insulti, tutti sfottò che insistevano sul suo aspetto fisico.
E poi, vogliamo parlare della quattordicenne che, insultata a più riprese, si è buttata dalla terrazza del tetto dell’ex hotel Palace a Cittadella? E sa, cara signora Carla cosa le veniva detto? «Secondo me tu stai bene da sola!!!!!!!!!!! fai schifo come persona!!!», «spero che uno di questi giorni taglierai la vena importantissima che c’è sul braccio e morirai!!!!»; «Sei una ritardata, grassa e culona, fai finta di fumare, ma non aspiri; fai finta di bere, ma non bevi; fai finta di essere depressa per attirare l’attenzione; sei patetica».
Sono queste le parole usate dai bulli. E sono le stesse che i suoi cari amici, degni di rispetto, hanno scritto nel diario “Io ti maledico. Diffondiamo l’odio. Con amore.”.
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