I vostri pareri sul gioco Dungeons e Draghi
Il gioco Dungeons è aggregante
Come promesso, ecco alcuni commenti al riguardo del gioco Dungeons e Draghi. Ne ho scelti alcuni che possano rendere bene l’idea di che cosa tratta tale gioco di ruolo. Il primo commento è di Gigi.
Mia madre è cattolica ed ex insegnante. Mio padre cattolico ed ex chimico. Entrambi hanno sempre visto di buon occhio la mia passione sia per il gdr che per le simulazioni di battaglia innocue che tuttora faccio come sport. Cose che ti fanno socializzare più di tv e playstation, pulite, fanno usare la testa e fanno distaccare un po’ la spina da un mondo non sempre bello. Piuttosto di farlo cercando emozioni forti in eccessi quali alcool, droga, velocità o altro di DAVVERO pericoloso… Da piccolo guardavano le sessioni di gioco a casa con amici che ho tuttora dopo 30 anni e si divertivano ad ascoltarci i miei e mia mamma ci portava the e biscotti. Ha visto che era tutto ok.
I messaggi negativi sono ovunque la malizia li faccia vedere. Il nostro è un gioco innocuo. Nessun altro gioco ha nessuno che vince sull’altro. Si vince assieme e si perde assieme. Io amo interpretare da sempre paladini buoni alla Lancillotto che cacciano non morti, demoni e draghi malvagi ad esempio. Alla San Giorgio. Non sono di Chiesa ma gioco con cattolici. Nessun problema.
Tutto può mandare cattivi messaggi: un bicchiere di vino può mandare il messaggio di berne altri 10. L’unità di misura è la persona. Nel caso del gioco socializzante la vicinanza di più amici credo sia uno scudo forte.
Io sono sempre stato un rocker ma mai ascoltato materiale satanico o nazi. Rispetto la vita, odio la violenza, la caccia, e chi la fa. Ci sono per tutti, sono amico, compagno e quasi marito ultraleale e fedele. Molte cose le devo anche alle mie attività chemi hanno fatto crescere con determinati valori.
Chiara parla di Dungeons e Dragons dal punto di vista cattolico
Salve, ho letto il suo articolo su Dungeons and Dragons e da cattolica praticante giovane non comprendo la sua paura per un gioco. D’accordo, si parla di magia, creature mistiche etc. Ma appunto, è un gioco, è fantasia. Sono più di 10 anni che frequento questo ambiente, ci sono tanti credenti come non… Il credere che la fantasia e derivanti siano collegati, è per me, decisamente bigotto, per non dire al limite della fobia. Il demonio esiste, sì. Ma si manifesta in modo più serio di un gioco o di libri fantasy. Non crede? Sia chiaro, non è mio intento fare polemiche, semplicemente far presente che all’occhio di persone non credenti, avere un atteggiamento fobico e al limite del paranoide verso tutto ciò che non è stretamente cristiano viene visto malissimo, ci prendono, e neanche troppo velatamente, per pazzi esaltati.
Nel gioco Dungeons e Draghi sei un eroe, in lotta contro il male, un male che può prendere molte forme, e sì, usi incantesimi ed esorcismi, ma è il tuo personaggio a farlo, è un alterego di fantasia, frutto di immaginazione di creatività.
Tolkien è un fulgido esempio di ciò, penso sappia anche lei che JRR Tolkien era cattolico e tutto il Signore degli Anelli è un’allegoria cristiana complessa ed affascinante.
Ed infine Massimiliano mette i puntini sulle “i”
Salve, ho letto il suo articolo sul gioco Dungeons e Draghi e vorrei farle alcune note a margine.
Io sono un cristiano cattolico fervente, peccatore come tutti ma cerco di migliorare ogni giorno come posso, vado a Messa e frequento i sacramenti, mi confesso e leggo molto della vita dei Santi e di Gesù.
Le posso dire apertamente che come gioco ha segni che parlano anche molto di maligno se vogliamo ma rimane una fantasia, è come raccontare la favola di Cappuccetto Rosso, non è che dicendo Lupo si osanni il Lupo e si auspichi a un mondo di lupi, ma anzi il segno del male è quello da combattere. Poi c’è chi ama giocare con il personaggio malvagio, forse per esorcizzare i propri desideri o solo per divertimento, cosa che può anche aiutare a limitare forse una violenza, come potrebbe anche farla sfociare, ma posso dirle che io gioco dal 1990, e conosco moltissimi giocatori e, a parte qualcuno che può essere di suo proprio un po’ caricaturato nei suoi gesti e gioco, il 99 per cento della gente ha una marcia in più… semplici ragazzi o uomini ormai, tra cui molte donne e ragazze, che giocano a immedesimarsi in un ruolo per qualche ora in un personaggio creato, in cui si svolgono viaggi e avventure in stile Signore degli Anelli che se forse non lo sa, ha un segno molto cristiano, sia come valori che come morale. Come ogni cosa si può usare male e bene, con un coltello io ci taglio la focaccia e il salame, altri si tagliono le vene.
Il fenomeno del GDR cioè Gioco di Ruolo, è ben formato ormai nel mondo, certo se ognuno di noi leggesse il Vangelo al suo posto saremmo in un mondo migliore, ma questo vale per altre milioni di faccende umane a cui diamo tempo.
Noi giochiamo da sempre una volta a settimana se non ci sono intoppi e abbiamo quasi tutti famiglia, è uno svago e a mezzaonotte molliamo il gioco ben volentieri, è come vedere un film al cinema o leggere una storia che creiamo noi con le nostre mani.
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