I santi e la devozione a San Giuseppe
Come non esiste un solo santo che non sia devoto della Vergine Maria, allo stesso modo, non esiste santo che non abbia avuto in vita la devozione a San Giuseppe. Ecco alcuni esempi:
Santa Bernadette e la devozione a San Giuseppe
Santa Bernadette era devotissima di san Giuseppe. Quando morì suo padre, ella scelse san Giuseppe come suo padre terreno. Un giorno una consorella la sorprese a pregare una novena alla Vergine davanti ad una immagine di san Giuseppe, e le disse che stava sbagliando, perché bisognava fare la novena dinanzi all’immagine della Madonna. Ma santa Bernadette le rispose: «La Madonna e san Giuseppe sono pienamente d’accordo, perché in Paradiso non ci sono né invidie né gelosie».
Un altro giorno, santa Bernadette andò a fare una visita in chiesa e disse alle suore infermiere: «vado a trovare mio padre!» Risposero meravigliate le suore infermiere. «Chi?…vostro padre?» la santa sorridendo e certamente non sorpresa della loro espressione meravigliata rispose«Si, non sapete che adesso mio padre è san Giuseppe?».
La devozione a San Giuseppe quindi della santa di Lourdes, era davvero grande. Imitiamola in questa sua semplicità, facendo anche nostro questo suo affetto per il Santo Patriarca.
San Pio da Pietrelcina
A San Giovanni Rotondo, nella comunità dei frati cappuccini, forse per l’influenza diretta di san Pio da Pietrelcina, oltre che per tradizione serafica, c’era una grande devozione a San Giuseppe, infatti l’intero mese di marzo era dedicato a lui.
Ogni sera di marzo, quindi, si meditava sulla vita e sulle virtù del santo custode di Nazareth, servendosi di un libretto composto dal beato Bartolo Longo, che conteneva una serie di riflessioni, una al giorno, seguite sempre da un esempio, che metteva in luce la protezione del Padre putativo di Gesù verso chi lo aveva invocato. Si finiva poi con una preghiera al Santo, un fioretto da praticare con il proposito sincero, concludendo, quindi, con un canto al glorioso Santo. Il 19 del mese di marzo, poi, ricorrendo la festa solenne di san Giuseppe, si teneva un’ora di adorazione dinanzi a Gesù Sacramentato, solennemente esposto, ed officiava proprio padre Pio.
Quando, poi, con il triste calo generale della vita di preghiera nella Chiesa, dopo gli anni ’50, quella tradizione venne a cessare, e quindi anche nella comunità religiosa dei cappuccini di San Giovanni Rotondo non si dedicava più l’intero mese di marzo a san Giuseppe, padre Pio da solo, invece, continuò per conto suo a mantenere viva la devozione a san Giuseppe per l’intero mese di marzo. E diversi frati, infatti, hanno testimoniato di avere visto padre Pio che ogni sera del mese di marzo prendeva il libretto del beato Bartolo Longo per farsi da solo la pia meditazione del giorno su san Giuseppe.
Un confratello di padre Pio, il padre Mariano, attesta personalmente che «un giorno andai sul coro, e trovai padre Pio con un libretto in mano: non lo avevo mai visto pregare con l’aiuto di un libro. Gli chiesi: “Padre, che cosa fate?”. “Sto facendo il mese di san Giuseppe – rispose padre Pio-, prima in convento lo facevamo comunitariamente, ora questo non lo facciamo più ed io me lo faccio da solo».
Santa Teresa di Calcutta
In modo particolare Santa Teresa di Calcutta era solita utilizzare la preghiera “Ricordati o purissimo….” che ripeteva nove volte come novena, per nove giorni consecutivi per ottenere grazie. Riportiamo qui la bella preghiera:
“Ricordati, o purissimo Sposo di Maria Vergine e dolce Padre mio san Giuseppe, che mai da nessuno si udi avere invocato la tua protezione e chiesto il tuo aiuto senza essere stato da te consolato. Con questa fiducia io vengo al tuo cospetto e a te fervorosamente mi raccomando. Non rigettare la mia preghiera, o Padre putativo di Gesù, ma ricevila pietosamente ed esaudiscila”.
Impariamo da santa Bernadette, da san Pio da Pietrelcina e da santa Teresa di Calcutta ad avere la vera e fedele devozione a San Giuseppe, sperimentando anche noi, in tal modo, la potenza della preghiera al Santo Sposo di Maria e padre putativo di nostro Signore. Sappiate che la sua grandezza ci otterrà le grazie di cui abbiamo bisogno per salvarci e santificarci. Io ne ho sperimentato più volte la sua potenza di vero intercessore.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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