Sempre più i giovani si allontanano dalla fede, perchè?
Sempre di più sono i giovani che ogni giorno si allontanano dalla fede, non servono chissà quali grandi studi per dimostrarlo, basta guardare tra i banchi delle chiese.
Ma come possiamo trasmettere l’Amore di Cristo ai giovani se la nostra fede è stanca, consunta dal peso della vita? È troppo facile usare come scusa la stanchezza per le prove che puntualmente il Signore ci mette davanti. Si prenda come esempio santa Rita da Cascia, una donna, che seppur abbia vissuto una vita ricolma“più da spine che da rose”, riuscì comunque a portare la pace nel suo piccolo paese ed a perdonare gli assassini di suo marito. Questa santa e tutte le altre anime che il Signore ci ha fornito come esempio e guida non hanno ricevuto grazie diverse da quelle che potremmo ricevere noi se rispondessimo alla chiamata che Dio ci fa costantemente. A chiunque è chiesto di diventare un apostolo e sebbene questa missione non sia facile di certo non è impossibile.
Sta a noi dunque essere testimoni per i giovani, iniziando anche a capire cosa li attrae e come comunicare con loro. Dove si ritrovano i ragazzi che già hanno incontrato Cristo e dove Lo possono trovare quelli che sono lontani dalla fede? Non di certo dove ci sono parrocchie con le porte degli oratori sbarrate ,non di certo dove a trasmettere le basi della religione cattolica sono le stesse figure da più di una generazione, le quali usano sempre lo stesso metodo educativo. I ragazzi troveranno mille scuse pur di non partecipare alla santa Messa se non riescono a percepire la gioia nel sacramento. I giovani d’oggi sono disposti a fare ore di viaggio per partecipare a corsi organizzati appositamente per loro e tenuti da loro coetanei, riempiono le piazze quando ci sono le missioni cittadine, stanno ore e ore sotto il sole durante le GMG. Questo perché? Perché c’è qualcuno che parla la loro lingua, ci sono persone che spendono il proprio tempo per ascoltarli, per pensare ad attività che possano trasmettere l’amore e la gioia dell’essere cristiani, che li possano attrarre verso Cristo. Non è con l’imposizione di regole che i ragazzi di oggi ritorneranno a popolare le chiese ma è “spalancando le porte”, facendoli sentire accolti, attirandoli alla fede entrando nel loro mondo e permettendo loro di portare le novità di cui hanno bisogno per sentirsi parte di una comunità, per costruire una nuova Chiesa.
Quindi l’appello cari parroci, riaprite gli oratori inondateli di ragazzi chiassosi e pieni di vita, lasciateli cantare, lasciateli ballare, permettete loro di trovare nuovi modi per esprimere la loro fede! Cari genitori, iniziate a dialogare con i vostri figli non imponetegli i sacramenti senza prima aver appreso voi stessi la loro importanza così che poi possiate testimoniare non una regola a cui avete imparato ad ubbidire ma un dono, il quale è stato portato da un amico. Cari catechisti, trasmettete la gioia della fede, insegnate che Cristo è gioia e che Egli è venuto per trasmettere il Suo amore, dimenticatevi delle lezioni frontali ma fatevi guidare dalla fantasia per permettere a Cristo di raggiungere il loro cuore.
I nostri giovani hanno bisogno di nuove guide e fino a che questo non verrà i banche delle chiese continueranno ad essere vuoti.
Articolo di Sara Elisa
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