Ho perso tutto, ma ho trovato Dio
Quarta parte
Era la Pasqua del 2011 quando risposi alla chiamata di Maria a Medjugorje: quale giorno migliore per risuscitare a nuova vita?
Salii sulla collina delle apparizioni, il Podbro senza conoscere nulla di Medjugorje.
Avevo acquistato la mia prima corona del rosario ai piedi della collina. Non sapevo a cosa servisse la corona, credevo che si dovesse salire con quella fra le mani, non conoscevo il Rosario. Dentro di me c’era un forza indescrivibile che mi attirava alla cima della collina, come se avessi una calamita nel cuore. Ero quasi vicino alla statua della Madonna quando vidi in terra una pietra a sagoma di cuore e una voce dentro me che diceva è per te; sentii prendere la mia mano che veniva accompagnata ad estrarre dalla terra un cuore perfetto di pietra, il millesimo, ma questo era diverso da tutti gli altri, dietro vi era un animale e scoprirò dopo che era l’agnello.
Ero avvolta nel mistero, vissi l’incredibile. Con il cuore di pietra fra le mani, iniziai a piangere, venni colta all’improvviso da un forte sonno, volevo muovermi, ma i miei arti erano paralizzati, mi abbandonai a quel sonno, credo durò minuti. Non era il riposo dello spirito. Al risveglio, guardai la statua della Madonna e per la prima volta nella mia vita piegai le mie ginocchia per Lei, la sentii viva nel cuore.
Iniziai a pregare le mie prime Ave Maria con tanto amore, e questo amore rimase impresso nella mia voce. Scorrevano lacrime dal mio viso, ma d’amore, mi sentivo coccolata, amata, consolata, avevo pace nel cuore e una gioia immediata, non volevo più scendere da quella collina. Con il mio cuore di pietra fra le mani scesi dal monte e nel cielo apparve a me l’incredibile, che ho fotografato e documentato nei libri. Era tutto così strano ma lo vivevo.
Ebbi la sensazione di essere morta e rinata. Tornai a casa e per la prima volta dopo quasi tre anni di buio, vidi la mia casa ricca di luce, ma quella luce era la mia che si era accesa nel cuore. Mi recai alla tomba di Roberto, lo salutai come se fossi tornata dalle vacanze, questo non era possibile per me che, per anni, avevo varcato la porta del cimitero piangendo con la disperazione nel cuore e la solitudine nella mia vita.
Ero davanti a lui mentre scoprivo l’inesistenza di un dolore che mi stava uccidendo giorno dopo giorno. Cercai quel dolore ma di lui non vi era più traccia. Piansi ma questa volta di gioia. Presi coscienza che Dio esiste e che solo Lui poteva trasformare la mia vita dal dolore alla gioia, da un cuore di pietra ad un cuore di carne. Tutto questo sulle pietre di Medjugorje, un attimo che non potrò dimenticare perché in esso c’era la mia nuova vita. Avevo sentito il respiro di Dio operare su di me volevo gridarlo a tutti. Ma nessuno avrebbe capito e neppure mi avrebbero creduta.
Io non sono cambiata nel tempo, sono scesa completamente trasformata da quella collina.
Di me è rimasto solo nome e cognome. Un’esperienza che non si può descrivere.
Ricominciai la mia vita con quella gioia e amore che avevo nel cuore che sbalzava me in cielo per quanto era immensa. Andavo a Messa mattino e sera, rosari sopra rosari, ero felice ma volevo conoscere chi era l’autore di tutto questo. Feci 35 viaggi a Medjugorje in 4 anni e in Sardegna, la terra dove tutto era iniziato e giunto a termine.
Dio mi stava istruendo a vedere i suoi progetti posti sulla terra e mai portati a termine in quanto per farlo servono occhi colmi di fede e amore. Avevo vissuto l’incredibile, non avevo dubbi sulla sua esistenza. Affidai la mia vita completamente a Lui che attraverso i segni mi portava a vedere lo specchio della mia anima e cosa avevo fatto del mio libero arbitrio. Avevo seguito la legge dell’uomo e ora dovevo vedere dove mi aveva portata. Ma prima dovevo conoscere la Paternità di Dio nei confronti dei suoi figli: noi.
Fu un altro dolore, ma necessario per raggiungere nel mio domani Roberto e i miei cari.
Attraverso Gesù avevo goduto del riscatto della mia vita, dovevo conoscere la sua Paternità e quanto sia grande il suo amore per noi.
Sentivo dentro di me un richiamo forte che mi spingeva ad andare alla ricerca degli ovili. Mi chiedevo cosa stessa accadendo alla mia vita. Mai in vita mia ho fatto cosa simile.
Dio mi fece vedere chi mi nutriva, avevo soldi per comprarlo il cibo, ma non potevo creare la materia prima; una pecora mi veste, mi nutre, un manzo, un maiale. Andavo alla ricerca dei campi di grano. Mi fece vedere che lì c’era il mio amato pane, la mia pasta, la mia pizza e quant’altro .
Vidi le vigne, senza terra non può esserci uva, senza acqua non può esserci vino. Osservai le galline. La loro carne e le loro uova mi nutrono. Compresi che nessun uomo al mondo per quanto possa essere ricco e potente sarebbe in grado di fare cose simili. Mi sentii piccola. Presi in questo modo la consapevolezza che Dio è Padre e creatore di tutte le cose visibile e invisibili. Mi condusse a vedere tutto ciò che mi circondava con gli occhi liberi dal male. Vidi albe, tramonti e inediti scenari che colmavano me di una gioia sconosciuta e che riempiva la mia vita, il mio cuore e la mia anima. Spensi la tv e trovai il tempo per vivere nelle cose di Dio, la preghiera mi univa al cielo che nel tempo fece crescere in me un amore più grande.
Poi mi condusse a vedere cos’era l’aborto e cosa avevo fatto del mio libero arbitrio. Un altro dolore da affrontare ma necessario per giungere a mio figlio come madre pentita e non come madre carnefice. Questa era un’altra grazia. Mi confessai liberandomi dal male che mi teneva ancora legata a lui per la vergogna che ebbi quando presi coscienza del male fatto. Avevo ucciso e neppure mi ero accorta, ma Dio mi diede la grazia di vedere lo specchio della mia anima prima di morire. Senza confessione e pentimento non potevo godere della libertà. Seguendo le sue leggi potevo ricevere la mia libertà. Poi mi condusse a vedere i bisogni di mio figlio che non aveva ricevuto una benedizione e non aveva un nome.
Venni a conoscenza del Battesimo dei bambini non nati e diedi a mio figlio un nome e la benedizione attraverso il sacerdote. Diedi a mio figlio un gesto d’amore e questo diede a me consolazione e la certezza che mio figlio è stato affidato a Dio. Non gli ho dato la vita ma ho voluto garantire lui la vita eterna, in quanto conservava ancora il peccato originale. Le preghiere e le messe giungono gradite alle anime nel cielo. Noi possiamo intervenire per loro. Non mi importa se c’è o non c’è il limbo. La certezza che mio figlio si trovi con Dio l’ho avuta attraverso il battesimo dei bambini non nati e per mio figlio questa volta non ho voluto i ma e i se.
Poi mi condusse davanti ad un’altra verità e che non volevo vedere in nessun modo. Lo fece attraverso eventi che solo il cielo poteva realizzare.
Vidi che non ero sposata in chiesa con Roberto ma lo ero con il mio primo marito. La legge dell’uomo aveva finito il suo effetto. Presi anche questa dolorosa consapevolezza ma compresi la misericordia che Dio stava usando con me e Roberto, che di certo avevamo una cosa che piaceva a Dio, il nostro amore. Mio figlio è diventato la salvezza dell’unione fra me e Roberto. Attraverso il suo Battesimo spirituale, eravamo diventati padre e madre.
“Ciò che avete unito sulla terra rimane unito in cielo, ciò che avete diviso sulla terra rimarrà diviso in cielo”. Avanzai la richiesta di annullamento del mio primo matrimonio affidandolo a Dio. Mi è stato annullato nel dicembre 2015. Con Dio stavo ricostruendo la mia vita per ritrovare la mia famiglia per sempre, Lui aveva tutto quanto avevo perso. Mi fece capire che il bisogno più grande per raggiungerla, non era suicidarmi ma purificarmi.
Il primo gennaio 2016 sul monte Krizevac Dio mi fece vivere un evento che si rivelò per me la certezza che Roberto era con Dio, ce l’aveva fatta; ha salvato anche me. Ci siamo salutati ai piedi della Croce a Medjugorje. Quella Croce che ha salvato le nostre anime e preparate ad un incontro speciale.
Ma la storia non finì così. Con l’amore che Dio aveva messo nel mio cuore per Lui, attirò me a vedere i suoi progetti posti sulla terra per la salvezza.
Parlò al mio cuore con le pietre e portando a termine i suoi progetti in Sardegna e Medjugorje. Scelse la Sardegna per incontrarlo. Ho documentato il suo manifestarsi in quell’isola.
Estate 2015, l’estate della verità. Ero stata preparata alle emozioni e questa era, senza alcun dubbio, la più forte. Ero nel golfo di Orosei, davanti ad imponenti scogliere sopra il livello del mare.
Sulla roccia c’erano alberi e fiori. Sentii qualcosa di forte dentro me che attira la mia attenzione a tutto quanto mi circondava, come se dovessi scoprire qualcosa. Scrutavo i particolari racchiusi fra quelle scogliere che racchiudevano una verità e che ora stavo per scoprire.
Mi chiesi com’e possibile che la vita nasca sulla roccia, non c’era terra. Mi fermai a riflettere, il mio cuore batteva forte, sentivo che qualcosa di grande stava accadendo. Dio prepara noi prima dell’accadere di ogni cosa. Il temporale è preceduto dai tuoni. Il parto è preceduto dalle doglie. La primavera prepara all’estate, l’autunno all’inverno. Il raffreddore dallo starnuto. Qualsiasi cosa è segnata da una preparazione prima del loro avverarsi. Mi aveva preparata ad incontrarlo nel cuore, sapeva che era un’emozione grande da ricevere. Osservavo quella vegetazione sulle rocce ripetendo a me stessa “la vita che cresce sulla roccia, la vita che cresce sulla roccia”.
Ad un tratto venni illuminata. Vidi che Dio poteva fare anche questo, far nascere la vita sulla roccia.
Dissi “anch’io sono rinata sulla roccia a Medjugorje “. Questa frase spalancò il mio cuore alla verità. Pensai “quel cuore con l’agnello trovato sulla collina delle apparizioni, quel sonno improvviso che addormentò il mio corpo e di come ero cambiata in un attimo”.
Il mio cuore si mise a battere forte, stava scoppiando. Con una mano sulla bocca arrestai l’emozione per non gridarlo e iniziai a dire:” Eri Tu, eri Tu, eri Tu Gesù che prendevi me nelle tue braccia su quelle pietre soffiando in me un’altra vita”. Credetemi se non avessi avuto tutta quella preparazione durata anni, avrei potuto morire, non potete immaginare cosa si prova. Scoppiai in pianto, avrei voluto urlarlo a tutti ma ero certa che mi avrebbero presa per una pazza. Soffocai tutto nel mio cuore e piangendo di gioia nascosi le lacrime nelle acque del mare. Poi pensai alle parole che avevo letto nella Bibbia e nel Vangelo che avevo trovato nella soffitta di mio padre.
Grazie alla Madonna a Medjugorje imparai a leggerli.“ Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio Spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti; vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi, abiterete nella terra che ho dato ai vostri padri“. La Bibbia che diventa realtà. Ez. 36,26-27, la parola di Dio contro gli scettici. Questo è quanto accaduto a me.
Quel cuore di pietra con l’agnello era il mio, e il suo perdono per aver rinnegato Dio, peccando gravemente. Aveva messo in me un cuore di carne ricco d’amore e questo trasformò me in attimo. La sensazione che ebbi di essere morta e rinata veniva confermata .Ora avevo la certezza che era Lui l’autore di questa opera che solo con l’amore che io e Roberto ci siamo dati è stata possibile portare a termine. Mi diede un’altra grande responsabilità, mostrandomi il progetto per la salvezza dell’umanità posta a Medjugorje. Dovevo annunciarlo. Perché proprio io che non amo mettermi in vetrina? La protagonista di questa storia era l’amore e la pietra, e sulla pietra Dio pone grandi progetti. Compresi che ero stata separata da Roberto quando il nostro amore era al settimo cielo perché continuasse a vivere; sapeva che ci saremmo cercati anche nell’aria e l’amore è gravità: attira.
Ero stata istruita e chiamata a questo: portare alla luce i suoi progetti rimasti sospesi, in Sardegna e Medjugorje. Camminavo con quell’amore che avevo ricevuto sulla collina delle apparizioni e con esso potevo vedere le opere di Dio.
– continua-
Prima parte della testimonianza: http://www.annalisacolzi.it/ho-perso-tutto-ma-ho-trovato-dio/
Seconda parte della testimonianza: http://www.annalisacolzi.it/ho-perso-tutto-ma-ho-trovato-dio-2/
Terza parte della testimonianza: http://www.annalisacolzi.it/ho-perso-tutto-ma-ho-trovato-dio-3/
Foto da http://www.fotocommunity.it
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