Ho perso tutto, ma ho trovato Dio
Ho ricevuto questa bellissima e toccante testimonianza che desidero condividere con tutti voi. Sarà inserita a puntate perché è abbastanza lunga ma vi consiglio vivamente di leggerla per intero. Ne vale la pena.
Mi chiamo Maria Gabriella. Sono una donna semplice, di un piccolo paese, rimasta orfana in tenera età e vedova dopo 18 mesi di matrimonio. Premetto: non sono nessuno. Dopo la morte di mio marito, ho vissuto un’esperienza di vita molto forte. Questa mi ha caricata di responsabilità e spinta a parlare a voi con il mio cuore fra le mani. Non voglio peccare di presunzione ma neppure di omissione. Alla luce di quanto sta accadendo nel mondo non posso rimanere nel silenzio e nell’indifferenza in quanto tratterrei per me ciò che mi è stato dato e permesso di vivere e scrivere. Nel tempo si è rivelato non essere solo per me.
Come tutti, anch’io avevo una vita normale. Il lavoro era la mia ragione di vita. La legge dell’uomo era la mia legge. La vita spirituale era per me inesistente, fino al giorno in cui nella mia vita accadde qualcosa di inaspettato e tutto quanto avevo costruito è caduto in un attimo. Mi ero dimenticata della vita spirituale ma lei non si era dimenticata di me. Il fatto che io non l’avessi considerata, non significava che lei si fosse annullata. Un giorno bussò alla mia porta e dovetti aprirgli, l’incontro non è stato facile.
Non ho mai creduto all’esistenza di Dio e non sapevo dell’esistenza del male, mai nessuno mi aveva parlato dell’eterna lotta fra le due entità e che le nostre vite sono dominate da queste forze. Una è amore, gioia, pace e serenità, libertà, l’altra è odio, violenza, orrore, schiavitù. Godiamo del libero arbitrio a noi la scelta di come voler gestire la nostra vita. Ignorando questo aspetto che accompagna tutta l’esistenza dell’uomo fin dall’inizio della creazione, si rischia di cadere nella rete del male che ci illude e ci convince che ciò che stiamo facendo è per il nostro bene. Il risveglio per alcuni è la morte, per altri un trauma non indifferente, per altri l’incontro con Dio. Il mio è stato quest’ultimo.
Ho vissuto la mia vita nell’ignoranza, ho pagato a caro prezzo l’essere stata ingenua. Non ho potuto scegliere e difendermi. Vi chiederete cosa c’entra tutto questo con voi. La mia vita è l’esempio dell’inganno di cui siamo rimasti vittime. Un inganno che continua a dileguarsi su tutta l’umanità anche in questi tempi moderni, in cui sembra che questo pericolo non esista più in quanto cosa da medioevo. Ne ignoriamo i danni.
Stiamo costruendo un mondo senza Dio che corre nel buio delle tenebre, ma non ci siamo accorti.
E’ l’eterna lotta fra bene e male che sta giungendo al suo termine. Noi stiamo vivendo quest’era.
Dio mi ha presa per mano quando ero nel buio e condotta a vivere e vedere tutto quanto voleva che vedessi e scrivessi, portando alla luce i suoi progetti, ma prima ha toccato il mio cuore, dandomi la prova della sua esistenza e con l’amore per Lui e quel miracolo che ho ricevuto a Medjugorje, ho continuato a camminare alla ricerca della verità: chi era l’autore della mia nuova vita. Cercando la verità ho potuto conoscere l’agire del bene e il male.
Il male imita le cose di Dio. Prima di agire allo scoperto come possiamo vedere in questi tempi, ci ha sedotti con ogni cosa immaginabile e possibile fino a disconoscerlo. La lotta fra bene e male è davanti ai nostri occhi ma non siamo più in grado di riconoscerla in quanto presi dalle cose del mondo, ci siamo dimenticati della vita spirituale sulla quale si basa tutta la nostra esistenza. Oggi ci torna a noi come un boomerang in testa senza sapere da dove arrivi.
Non vogliamo Cristo, non vogliamo le leggi di Dio. Senza rendercene conto lo stiamo eliminando dalla nostra vita.
Ma siamo sicuri che noi siamo in grado di gestire la vita da soli? Siamo così sicuri che Dio non esista? Andare contro le leggi di Dio dove ci ha portati?
Ad essere un numero, è per questo motivo che stiamo lottando, per toglierci da soli il titolo di uomo e donna, padre e madre, diventando un semplice numero.
Dio ci ha lasciati liberi di contrariarlo ma ci mostra cosa stiamo diventando senza di Lui. Stiamo applicando noi stessi con le nostre mani un cartellino alle nostre vite: numero uno, numero due.
Con la legge di Dio abbiamo avuto una identità, eravamo uomo e donna, madre e padre con dignità.
Cosa abbiamo fatto con il nostro libero arbitrio? Dove ci ha portato il nostro benessere e la modernizzazione? Non siamo in grado di riconoscerci, da soli ci siamo dati la risposta.
Anche Dio ci ha risposto. Stiamo diventando nessuno senza di Lui.
Cosa ne abbiamo fatto dei dieci comandamenti?
La legge di Dio e la nostra legge non possono camminare insieme in quanto sembra rappresentare la lotta fra bene e male.
Io non sono nessuno, se non una peccatrice che ha avuto la fortuna di ravvedere la sua vita, ma credo che nessuna generazione al mondo si è permessa di modificare la legge di Dio, come mostro in questo elenco.
La legge di Dio e la legge dell’uomo :
Primo: Non avrai altro Dio all’infuori di me .
Siamo stati accecati da ogni cosa. Siamo l’era che ha più idoli al mondo, che cresce senza Dio, rimanendo orfana, e un orfano è senza guida, come lo ero io.
Secondo: Non nominare il nome di Dio invano.
Si fanno affari in nome di Dio .
Bestemmiamo senza neppure renderci conto chi stiamo offendendo.
Terzo: Ricordati di Santificare le feste.
Quali? Le abbiamo unificate e scambiate per uso economico.
Quarto: Onora il padre e la madre.
Questo è il comandamento messo in discussione in questi tempi. Se la legge gender (Cirinnà) dovesse passare, non avremo più padre e madre. Diventeremo un numero e questo non darebbe più senso a questo comandamento di esistere. Cosa onoro se non esiste padre e madre ? il numero uno e il numero due? Come potremmo esercitare al completo le leggi di Dio?
E’ evidente che un uomo non potrà mai allattare e partorire, una donna non potrà mai avere il seme della procreazione. Dio ha dato alla donna quello che l’uomo non ha e viceversa. Stravolgere la famiglia significa dire a Dio, la tua famiglia a noi non piace. Vogliamo fare la nostra, senza considerare Dio. Se saltano le fondamenta della famiglia, la casa della società crolla , vi assicuro che ho visto la nostra fine. Mettere una firma è facile, ma se non è sulla roccia, si possono avere gravi conseguenze.
Dio non rimarrà a guardarci. Quando Mosè scese dal monte Sinai, la gente adorava un idolo. Camminarono nel deserto per molto tempo. Ricordiamo che distrusse Sodoma e Gomorra quando essi erano nella totale perdizione, per non dimenticare il diluvio universale. Con Dio non si scherza, ci ha lasciati liberi, ma ci sta mostrando cosa abbiamo conquistato rifiutandolo. Sono stata una bambina orfana e in collegio ma almeno sapevo di aver avuto un padre e una madre.
Quinto: Non uccidere.
Abbiamo fatto la legge dell’aborto per poter uccidere i nostri figli, legalmente, ancor prima che nascano e siamo convinti che è normale farlo in quanto la legge lo permette. Ho abortito mio figlio e nei miei libri potrete vedere cosa è successo alla mia vita. Dio mi ha mostrato tutto il male fatto, e allo stesso modo ha permesso che riparassi attraverso la sua Misericordia, in quanto ero nell’inganno, convinta che erano cellule, ma quelle cellule davanti a Dio si chiamano vita. Noi eravamo quelle cellule, solo che nessuno ci ha uccisi.
Sesto: Non commettere atti impuri. Facciamo la legge per trasgredire nel nome della scienza .
Settimo: Non rubare.
Abbiamo fatto la legge per poter prendere i soldi ai risparmiatori che hanno lavorato una vita per avere due soldi nella vecchiaia, direttamente dalle banche dove loro con tanta buona fede li hanno portati. Come se fosse un diritto prendere quello che non è tuo.
Ottavo: Non dire falsa testimonianza. Lascio a voi il commento.
Nove: Non desiderare la donna d’altri.
Abbiamo fatto la legge del divorzio. Si può regolarmente prenderla e sposarsi con un altro uomo civilmente.
Dieci: Non desiderare la roba d’altri.
Facciamo le guerre per prenderla.
Questo è quello che ne abbiamo fatto della legge di Dio e di come abbiamo usato il libero arbitrio. Ma siamo così sicuri che camminare senza Dio porti noi alla felicità? Siamo convinti di aver conquistato la libertà, ma come abbiamo fatto a conquistarla?
– continua-
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