Gesù ti amo è la parola più bella che possiamo dirgli
La storia d’amore tra noi e Dio
Non essere freddi con Gesù: basta dirgli “Gesù ti amo“
Nella scorsa puntata ci siamo chiesti se sia necessario dire al Signore che lo amiamo, oppure se “bastino” gli atti dell’amore, del sacrificio di sé, della benevolenza verso i fratelli per dire e dare il nostro amore a Dio. Questi atti sono decisamente i più importanti, perché saremo giudicati sulla carità; e le parabole del Vangelo lo testimoniano di continuo – basti pensare al buon Samaritano. Non si può onorare Dio con le labbra e avere il cuore lontano da Lui, questo è chiaro.
Pur tuttavia tra noi uomini, quando ci si ama, non vi sono solo gesti di amore, ma anche parole. Una mamma con il proprio bambino, un innamorato con la propria ragazza, due amici tra loro, si scambiano anche parole di rassicurazione. Se un marito dice alla moglie con piena convinzione e sincerità: “Gioia mia”, significa che egli non ha gioia in sè, ma in lei: la mia gioia sei tu.
Gesù uomo-Dio
Gesù non è un fantasma, né tanto meno un’idea o sistema di idee: è Dio-uomo. La nostra non è una “religione del libro”, ma dell’Incarnazione. Certamente c’è la parola divina depositata nel libro, parola che noi veneriamo e alla quale dobbiamo obbedienza, ma c’è anche l’autore della parola, che si è reso visibile, ha un corpo: l’uomo-Dio; è Lui che noi amiamo. Che amore sarebbe se apprezzassimo la parola e ignorassimo Colui dal quale la parola viene proferita?
Gesù insegna alla Ven. Consolata Betrone l’espressione: “Gesù, Maria, vi amo, salvate anime”; le chiede di ripeterla in continuazione e di viverla nel miglior modo possibile.
Gesù fu ed è uomo; un uomo che sorrise alla mamma, sudò sotto il solleone, curò ed amò il lebbrosi che nessuno avvicinava; si infuriò terribilmente, abbracciò i bambini, soggiogò con il suo sguardo peccatori come Levi e Zaccheo, pianse davanti alla tomba dell’amico Lazzaro, esultò e soffrì. Alla fine lasciò sulla terra il suo Corpo: “Prendete e mangiate, questo è il mio Corpo”.
Gesù ti amo
Perché siamo così freddi con Gesù, Uomo-Dio, discutiamo su tutto senza mai dirgli: “Gesù ti amo“? Non è sentimentalismo, questo, ma la parola più bella che possiamo dire a Gesù. Certo, poi anche dobbiamo fare: come detto, il solo pronunciare parole non sarebbe nulla. Agire sì, ma anche dire. Pensate che Gesù non sia contento di sentirsi dire che lo amiamo? In mezzo a tanto odio, oceani, valanghe di insulti continui, pensate che non gioisca nel sentire una tenue, candida voce: “Gesù ti amo“?
“Ogni volta che dici: Gesù, Maria vi amo, ripari mille bestemmie”, dice Gesù alla Venerabile piemontese.
Dio è amore, e la questione tra noi e Dio è una storia d’amore. Il tutto per il tutto.
Tisbita
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