Gesù ha parlato molte volte del paradiso
Nella pienezza dei tempi, duemila anni fa, mentre a Roma imperava Cesare Ottaviano Augusto, fece la sua comparsa nel mondo il Figlio di Dio, Gesù Cristo. Ebbe allora inizio il Nuovo Testamento.
Chi può negare che Gesù sia veramente esistito? Nessun fatto storico è così tanto documentato. Quindi nessuno può negare la Sua esistenza; Gesù ha parlato realmente, Gesù ha compiuto realmente prodigi.
II Figlio di Dio dimostrò la sua Divinità con molti e strepitosi miracoli e a tutti quelli che ancora dubitavano lanciò una sfida: “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere” (Gv 2, 19). “
Disse inoltre: “Come Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra” (Mt 12, 40).
La risurrezione di Gesù Cristo è indubbiamente la prova più grande della sua Divinità.
Gesù faceva i miracoli non solo perché, mosso dalla carità, voleva soccorrere dei poveri ammalati, ma anche perché tutti, vedendo la sua potenza e comprendendo che veniva da Dio, potessero abbracciare la verità senza alcuna ombra di dubbio.
Gesù ha parlato di luce, la luce che è Lui stesso, infatti dice: “lo sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8,12). La missione del Redentore era quella di salvare l’umanità, redimendola dal peccato, e di insegnare la via sicura che porta al Cielo.
Gesù ha parlato del Paradiso perché…
I buoni ascoltavano con entusiasmo le sue parole e praticavano i suoi insegnamenti. Per invogliarli a perseverare nel bene, spesso parlava del grande premio riservato ai giusti nell’altra vita. “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli” (Mt 5, 11-12).
“Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria… e dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione dei mondo” (cfr. Mt 25, 31. 34).
Disse inoltre: “Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli” (Lc 10, 20).
“Quando dai un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti” (L c 14, 13-14).
“Io preparo per voi un regno, come il Padre mio l’ha preparato per me” (Lc 22, 29).
Gli ebrei credevano di aver diritto al Paradiso soltanto perché erano discendenti di Abramo.
E siccome molti resistevano agli insegnamenti divini e non volevano riconoscerlo come il Messia inviato da Dio, Gesù, minacciò loro la pena eterna dell’inferno.
“Vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno (gli ebrei) saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti” (Mt 8, 11-12).
Gesù ha parlato del Paradiso, e quindi il Paradiso esiste. Quanti dicono di credere ma non credono nè in Gesù nè tanto meno nell’esistenza della vita eterna. Gesù come abbiamo detto all’inizio di questo articolo, è una figura storica, e le sue parole sono reali. Gesù vuole condurci alla vera vita, nel suo regno che si chiama appunto Paradiso. Non facciamo come i farisei che lo rinnegarono e credevano di farla franca. Crediamo in Cristo perchè solo da Lui possiamo ricevere la vita eterna.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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