Gender e ginecofobia: sono le donne ad essere discriminate
di Sabino Sabini
(quinta parte)
Alla luce delle ragioni che ha minuziosamente descritto, cosa si sente di dire alle donne che la leggeranno?
Carissime sorelle: aprite gli occhi e guardate in che modo grottesco vorrebbero eliminare la vostra identità dalla faccia della terra! Se a una persona omosessuale si osa dire che la sua condizione non è naturale, apriti cielo! Discriminazione, persecuzione, omofobia!
Se, poi, si ha l’arroganza di proporre percorsi psichici e/o terapeutici perché la stessa cambi il suo orientamento, peggio che mai! Chi osa far questo merita l’ostracismo e la reclusione! Dunque avanti con le manifestazioni di piazza contro l’omofobia, e poi con leggi nazionali e internazionali per punire il crimine di apporre l’etichetta di “innaturale” alla condizione omosessuale e di proporne la correzione!
E voi, care sorelle, non fate manifestazioni di piazza e non proponete leggi nazionali e internazionali per punire severamente chi NEGA che la vostra condizione è NATURALE ed osa, perciò, affermare CHE ESSA VA DECOSTRUITA e propone, fin dalla più tenera età, percorsi psichici e/o terapeutici per cambiare il vostro orientamento?!
Se c’è un reato di omofobia, assai più pericoloso e reale è il reato di GINECOFOBIA, che minaccia l’identità di più della metà del genere umano!
E’ difficile da capire questo messaggio? Sembra di sì, visto che finora ben pochi vi hanno prestato orecchio!
Ma, se proprio non vedo male, la più autorevole delle vostre portavoce aveva già predetto cent’anni fa che la colpa più grande dei nostri tempi sarebbe stata l’offesa verso di lei – e quindi, ovviamente, verso ogni donna, che ella rappresenta.
Allora la cosa sembrò strana: perché non denunciare, invece, le offese contro Dio o contro l’uomo? No! La Madonna ha parlato chiaramente: l’offesa più grande sarà contro il suo cuore, contro il modello sublime di madre che ella rappresenta, contro la sua immagine, che dovrebbe essere infinitamente rispecchiata in ogni donna, sposa o vergine consacrata a Dio!
Ma a questo punto devo fare un appello. Come è stato detto, il mio desiderio è che nasca realmente il “Movimento giuridico femminile contro la ginecofobia”, che finora è soltanto, appunto, un pio desiderio.
Per questo è necessario un gruppo di donne coraggiose, ovvero, se mi si permette dirlo, una nuova Giovanna d’Arco che raccolga un santo esercito intorno a sé – anche se la lotta non riguarda assolutamente soltanto le donne credenti, ma gli interessi vitali di tutte le donne del mondo. Finora questo appello è rimasto inascoltato.
Ora, da queste pagine, mi permetto di invitare tutte le donne desiderose di difendere i propri diritti, così vergognosamente minacciati; ad associarsi concretamente per la creazione del “Movimento giuridico femminile contro la ginecofobia”. Siamo pronti ad accogliere la vostra voce, per info ed adesioni scriveteci su grupposacrafamiglia@libero.it.
Questi pensieri mi sono stati suggeriti durante la recita del rosario, e ora credo mio dovere predicarli sui tetti.
Grazie Don Massimo per la sua preziosa riflessione e testimonianza a difesa della donna. L’accompagneremo con la preghiera affinchè il suo Movimento possa realmente nascere e raggiungere gli obiettivi sperati.
Prima parte articolo http://www.annalisacolzi.it/gender-e-ginecofobia-sono-le-donne-ad-essere-discriminate
Seconda parte articolo http://www.annalisacolzi.it/gender-e-ginecofobia-sono-le-donne-ad-essere-discriminate-2/
Terza parte articolo http://www.annalisacolzi.it/gender-e-ginecofobia-sono-le-donne-ad-essere-discriminate-3/
Quarta parte articolo http://www.annalisacolzi.it/gender-e-ginecofobia-sono-le-donne-ad-essere-discriminate-4/
Articolo già pubblicato su La Croce Quotidiano del 12/02/2016
Immagine da: http://www.cronachemaceratesi.it/2015/10/28/teoria-gender-in-un-libro-di-scuola-lega-nord-genitori-preoccupati/722793/
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