Francesco di Assisi pregava in segreto
Francesco di Assisi pregava in segreto, infatti pregava sempre appartato, cercando luoghi isolati per entrare in comunione con Dio. Durante le sue intense sessioni di preghiera, viveva una lotta interiore e sentiva il fuoco divino bruciare nel suo cuore. La presenza costante di Gesù nella sua vita caratterizzava profondamente Francesco, che portava sempre Gesù in ogni parte del suo essere. Si considerava un peccatore perdonato e riconosceva la misericordia di Dio nella sua vita. La sua vita di preghiera continua a ispirare coloro che cercano una relazione profonda con il Divino.
Pregava in segreto il Padre
Francesco di Assisi, l’uomo di Dio, aveva una profonda vita spirituale caratterizzata dalla preghiera fervente e segreta. Amava cercare luoghi appartati per entrare in comunione con il Padre celeste, lasciando fuori chi lo accompagnava e immergendosi in una dimensione di intimità con Dio. Con ardente fervore, Francesco pregava il Padre suo in segreto, desiderando che nessuno sapesse quanto accadeva nel profondo del suo cuore. Con saggezza, custodiva gelosamente il tesoro delle sue esperienze spirituali, affidando solo a Dio i suoi santi propositi.
Nel silenzio della grotta, Francesco di Assisi si rivolgeva con devozione al Dio eterno e vero, supplicando che gli fosse rivelata la Sua via e che gli fosse insegnato come compiere la sua volontà. In quel luogo, una lotta interiore si svolgeva dentro di lui, e non poteva trovare pace finché non avesse realizzato ciò che aveva stabilito. Mille pensieri lo assalivano incessantemente, tormentandolo e causandogli sofferenza. Francesco bruciava interiormente di un fuoco divino e non riusciva a nascondere l’intensità della sua anima.
La vita di preghiera di Francesco di Assisi: un esempio di amore e intimità con Dio.
Nelle sue preghiere, Francesco di Assisi, esprimeva profondo rimorso per i suoi gravi peccati e per le offese commesse verso la maestà divina. Le vanità del passato e del presente non avevano più alcun fascino per lui, ma non si sentiva sicuro di poter resistere a quelle future. Portava sempre Gesù nel suo cuore, dedicandogli costantemente pensieri d’amore e di lode. Francesco di Assisi parlava con dolcezza e intimità al suo Signore, riversando i sentimenti santi del suo cuore attraverso le sue labbra. Era occupato con Gesù in ogni momento, portandolo nel cuore, sulle labbra, negli occhi, nelle mani e in ogni altra parte del suo essere; era tutt’uno con Cristo.
La presenza di Gesù era così palpabile nella vita di Francesco che anche i frati che vivevano con lui ne erano testimoni. Egli aveva il nome di Gesù sempre sulle labbra, rivolgendo a Lui parole di dolcezza e amore. Era pervaso da un amore incontenibile per il suo Signore e cercava di coinvolgere tutte le creature nell’adorazione e nella lode a Gesù. In viaggio, talvolta si dimenticava del suo scopo e si fermava a invitare tutte le creature a unirsi nella lode a Gesù. La presenza di Gesù era così radicata nel cuore del poverello d’Assisi. che l’amore illuminato che lo riempiva traboccava anche verso l’esterno.
Francesco di Assisi si sentiva un peccatore perdonato e riconosceva la misericordia del Signore nei benefici che aveva ricevuto. Desiderando conoscere il piano di Dio per la sua vita e quella dei suoi frati, si ritirava in preghiera e invocava il Signore con timore e tremore. In un momento di profonda ammirazione per la misericordia divina.
Francesco d’Assisi: l’uomo di Dio e la sua predilezione per la preghiera segreta
Francesco di Assisi, l’uomo di Dio descritto in queste parole, ha lasciato un’impronta profonda nella storia della spiritualità e nella vita dei credenti. Il suo rapporto intimo con Dio e la sua fervente vita di preghiera sono esempi che continuano a ispirare e a suscitare ammirazione.
Una delle caratteristiche distintive di Francesco era la sua predilezione per la preghiera segreta e appartata. Egli cercava luoghi silenziosi e isolati, come una grotta ai margini della città, per ritirarsi e pregare il Padre suo in segreto. Questa pratica di cercare l’intimità con Dio lontano dagli occhi degli altri era alimentata dal suo desiderio di nascondere il suo fervore spirituale e affidare unicamente a Dio i suoi santi propositi.
Durante queste intense sessioni di preghiera, Francesco di Assisi viveva una lotta interiore e un’ardente sete di Dio. Sentiva il fuoco divino bruciare nel suo cuore e deplorava i suoi peccati e le offese commesse contro la maestà divina. Le vanità del mondo perdevano ogni attrattiva per lui, ma temeva di non essere in grado di resistere alle tentazioni future.
Ciò che caratterizzava profondamente Francesco di Assisi, era la presenza costante di Gesù nella sua vita. Egli portava sempre Gesù nel cuore, sulle labbra, negli occhi, nelle mani e in tutte le sue membra. Il nome di Gesù era sempre presente sulle sue labbra e lui parlava con Lui con amore e dolcezza. Era immerso in un amore illuminato che traboccava da dentro e si manifestava esteriormente.
La vita di preghiera di Francesco di Assisi: un esempio di dedizione a Dio e alla misericordia divina.
La vita di preghiera di Francesco era così profonda e coinvolgente che, a volte, dimenticava le necessità materiali come il cibo durante i pasti o il percorso durante i viaggi, poiché era completamente immerso nella contemplazione e nell’invito a tutte le creature a lodare Gesù. Questa dedizione totale a Dio e alla preghiera testimoniava la centralità di Cristo nella sua vita e l’intensità del suo amore per il Signore.
Francesco si considerava un peccatore perdonato e riconosceva la misericordia di Dio nella sua vita. In un momento di ammirazione per la misericordia del Signore, si ritirò in un luogo di preghiera e lì sperimentò una profonda letizia e dolcezza interiore. Ebbe la certezza del perdono dei suoi peccati e la gioia di vivere in uno stato di grazia. Questa esperienza lo trasformò e lo spinse a desiderare di conoscere il futuro della sua vita e di quella dei suoi frati.
Per un mese intero, si nascose, vivendo in completo isolamento e pregando a digiuno e in lacrime. Si affidò totalmente a Dio, chiedendogli di liberarlo dalle mani dei suoi persecutori e di concedergli la grazia di realizzare i suoi voti. Nonostante il buio del suo rifugio, Francesco si sentiva inondato da una gioia ineffabile e trascendente.
Nella sua vita di preghiera segreta e nella sua ricerca dell’intimità con Dio, Francesco d’Assisi ci invita a riflettere sulla centralità di Cristo nella nostra vita, sull’importanza della preghiera fervente e sulla fiducia nella misericordia di Dio. Il suo esempio continua a ispirare coloro che cercano una relazione profonda con il Divino e desiderano vivere secondo i valori del Vangelo.
In conclusione:
Francesco di Assisi, un uomo di Dio, ha lasciato un’impronta indelebile costruendo la sua santità ed il suo rapporto con Dio con la preghiera segreta. La sua vita di preghiera segreta e appartata, infatti, il suo fervore spirituale e la sua profonda intimità con Dio sono esempi che continuano ad ispirare generazioni e generazioni.
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