Fino alla fine
“Suor moto perpetuo” era il soprannome dato ad una grande santa, una suora che fino alla fine ha combattuto per l’amore, ha dato amore, e ha vissuto nell’amore di Cristo. Il suo nome è Santa Maria Francesca Saverio Cabrini, morta nel 1917, fondatrice delle Missionarie del Sacro Cuore, fu un’instancabile apostola che riuscì ad aprire numerose case, orfanotrofi, conventi in Italia, Francia, Inghilterra, Spagna, Stati Uniti e America Latina, nonché ospedali militari in tempo di guerra, con un ardentissimo zelo per la salvezza delle anime, un coraggio non indifferente e un fervore pronto a superare qualsiasi ostacolo nell’abbandono assoluto alla divina Provvidenza.
Ritornando al suo nomignolo, “Suor moto perpetuo” le era stato assegnato per la sua infaticabile attività, i continui spostamenti e i suoi numerosi viaggi compiuti per la fondazione e per visitare tutte le sue opere sparse per il mondo, senza mai un momento di tregua e di riposo. I santi si sono fatti così; non pensano al riposo, non pensano ai sacrifici, anzi, li vivono e li offrono per amore. Anche San Giovanni Bosco diceva: “Mi riposerò in Paradiso”.
Santa Francesca, morì all’età di 74 anni, le suore del “Columbus Hospital”, nella primavera del 1917, se la videro arrivare stanca, disfatta, febbricitante e appoggiata ad un bastone, ma carica di carità per rifornire l’edificio di polli, latte e uova fresche per le necessità degli ammalati. Il 21 dicembre, giorno prima del suo ultimo viaggio, questa volta verso il Cielo, volle passare tutto il giorno a confezionare cinquecento scatoline di confetti che allietassero il freddo Natale di quel tempo di guerra di altrettanti figlioletti immigrati che, altrimenti, non avrebbero avuto con che festeggiare. Generosissima fino alla fine, dedicò tutta se stessa all’opera da Dio affidatale, per poi abbandonarsi all’abbraccio divino, nel meritato riposo della pace eterna.
Era del parere che non erano le grandi cose a farci essere migliori e santi ma le piccole cose, dicendo:
Da piccole cose derivano le grandi e una delle prime risoluzioni è quella di attenersi alle piccole cose, che sono appunto quelle che fecero i gran santi che ora veneriamo.
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