Fare la comunione senza partecipare alla messa
Alcune persone spesse volte si sono chieste se si può fare la comunione senza partecipare alla Santa Messa. Verrebbe spontaneo dire: “No” anche perché sembrerebbe la risposta più idonea. Invece non è proprio così. Infatti ci sono delle eccezioni, ovviamente è preferibile comunicarsi durante la Messa, ma come dicevo ci sono eccezioni che dobbiamo conoscere:
Fare la comunione senza la Santa Messa
Il modo più adeguato di fare la Comunione è senz’altro farlo durante la Santa Messa a cui si partecipa.
L’Eucaristia è un sacramento, è il sacrificio di Cristo Gesù, a cui ci invita anche se non ne siamo degni, come ripetiamo prima di ogni Comunione.
Nella Santa Messa, Cristo è presente e Lo riceviamo in tutta la Sua Presenza reale e sostanziale nella forma eucaristica. La recezione della Comunione da parte dei fedeli durante la Messa, subito dopo la Comunione del sacerdote, mostra la loro partecipazione al sacrificio.
Si può fare la comunione fuori dalla Messa
Ci sono alcune norme ecclesiastiche che dicono:
“Si raccomanda vivissimamente che i fedeli ricevano la sacra comunione nella stessa celebrazione eucaristica; tuttavia a coloro che chiedono di fare la comunione per una giusta causa fuori della Messa venga data, osservando i riti liturgici”. (Codice di Diritto Canonico, can. 918).
Nei vari Paesi, le Conferenze Episcopali descrivono e definiscono la Comunione e il culto nei confronti dell’Eucaristia al di fuori della Messa.
Un rito di Comunione fuori dalla Messa:
- Segno della croce e saluto
- Atto penitenziale
- Liturgia della Parola
- Presentazione dell’Ostia con le parole “Ecco l’Agnello di Dio…” e la risposta “Signore, non sono degno…”
- Distribuire la Santa Comunione
- Preghiera dopo la Comunione
- Benedizione (o il segno della croce se il rito viene realizzato da un ministro straordinario della Comunione che non sia diacono, presbitero o vescovo).
Tale rito, è del tutto straordinario, quindi si svolge solo in quei casi veramente particolari dove il sacerdote non può in nessun modo celebrare la santa messa.
Fare la comunione a casa
Un altro caso particolare, quindi dove è permesso fare la comunione senza partecipazione alla Santa Messa, è quello di portare la Santa Eucaristia agli ammalati a casa, impossibilitati di potersi muovere e uscire.
Preparazione di un altarino
Un tavolo, un altare o qualche altro luogo degno, separato e pulito, in cui il ministro potrà collocare il recipiente con il Santissimo Sacramento. Si deve coprire con un manto (preferibilmente bianco), o almeno qualcosa di simile a un tovagliolo. È bene anche che ci sia una candela accesa, preferibilmente due.
Vale poi la pena di collocare una luce. Si può preparare un bicchier d’acqua per il malato, che gli verrà dato subito dopo la Comunione se ha difficoltà a inghiottire
Ricevere la comunione più volte
I documenti della Chiesa sul tema incoraggiano queste persone a ricevere la Comunione con la maggior frequenza possibile, e sottolineano che è un’unione sia con il Signore che con la comunità che celebra l’Eucaristia.
Il rito di distribuire la Comunione al di fuori della Messa può aver luogo tutti i giorni e in qualsiasi momento, sia in una chiesa o cappella che in case, ospedali o altri luoghi in cui si trovino persone che non possono andare in chiesa.
Non sempre però è possibile
Ci sono tuttavia delle eccezioni. Il Giovedì Santo, la Comunione può essere distribuita solo durante la Messa, anche se i malati possono riceverla in qualsiasi momento.
In modo simile, il Venerdì Santo la Comunione si dà solo durante la liturgia della Passione del Signore, ma si può portare ai malati in qualsiasi momento della giornata.
Il Sabato Santo, la Comunione si può dare solo come viatico, ovvero ai fedeli in pericolo di morte.
Se è necessario, il rito di dare la Comunione al di fuori della Messa può essere realizzato anche da ministri straordinari della Comunione, sia in chiesa che nella cappella o in altri luoghi.
L’istruzione della Sacra Contregazione dei Riti, Eucharisticum misterium, al punto 41 prevede e permette la possibilità di dare la Comunione solo in forma di vino a quei fedeli che per qualche ragione non possono riceverla in forma di pane.
In questo caso, tuttavia, suggerisce di celebrare la Messa con il malato nel suo luogo di residenza anziché immagazzinare e trasferire il Sangue di Cristo al di fuori della Messa.
Fare la Comunione alla Via Crucis?
Nelle parrocchie possiamo trovarci di fronte all’abitudine di dare la Comunione anche dopo i cosiddetti uffici (come la Via Crucis in Quaresima o nella Settimana Santa). Prima era una pratica piuttosto comune, poi si è un po’ diradata, e ora rinasce qua e là, ma è corretta?
Alla luce di quanto detto finora, la risposta dovrebbe essere “Dipende”. Se chi assiste a questo ufficio può rimanere per la Messa che comincerà poco dopo la fine, o assistere alla Messa prima dell’ufficio, deve ricevere la Comunione durante la Messa.
Se non c’è questa possibilità (ad esempio per una Via Crucis alle otto di sera per persone che tornano tardi dal lavoro), allora nulla impedisce di dare la Comunione alla fine del servizio, ovviamente osservando il rito appropriato.
Cosa succede se sono arrivato tardi a Messa e ho perso l’inizio?
Non ha molto senso specificare un punto temporale in cui si può “arrivare tardi” a Messa per ricevere la Comunione, dopo il quale farlo sarebbe “proibito”. Ogni caso è a sé.
Se si arriva tardi per negligenza, disprezzo, ritardo colpevole, ecc., il proprio atteggiamento nei confronti dell’Eucaristia in generale richiede un ripensamento (e possibilmente una Confessione).
Se invece si è arrivati tardi per motivi che non dipendono da noi, nonostante le migliori intenzioni e gli sforzi di arrivare in tempo, e non si ha la possibilità di andare tranquillamente a un’altra Messa, ci si può comunicare senza scrupoli.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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