Eucaristia ai divorziati risposati si o no?
DOMANDA DI ERICK
1- Di fronte all’Amoris Laetitia interpretata dando la possibilità ad alcuni divorziati risposati che vogliono vivere more uxorio di ricevere l’ Eucarestia: lei crede che la verità sia nel “no, in nessun caso” dei cardinali Burke, Cafarra, Brandmuller, Muller, oppure in tutti quelli che dicono che la ricezione eucaristica è possibile in alcuni casi di persone adultere (div risp more uxorio)?
2- Qualcuno ha parlato di un futuro sinodo sui “giovani”. Che ne sarà di loro se la Chiesa darà l’idea di appoggiare lo spirito libertino di questi tempi? E, quale crisi attraverserà la Chiesa, qualora cardinali illuminati volessero parlar dei giovani come han parlato dei risposati?
RISPOSTA DI ANNALISA
Carissimo Erik, ecco le mie risposte:
1- Io credo che l’anima ripiena di Spirito Santo e di compassione sa come interpretare al meglio le parole del Papa. L’anima misericordiosa sa quale è la verità senza prevenzione o giudizio. Mentre invece ho la strana impressione che vi sia una sorta di giudici prevenuti su tutto ciò che dice Papa Francesco. Il Papa non ha mai detto di dare la Comunione ai divorziati. Mentre lo hanno detto i “tradizionalisti” e i media. Fino a quando il Papa non dirà esplicitamente “date la Comunione ai divorziati” io ritengo che il Papa dica di non darla.
2- Mi sembrano domande dal tono apocalittico. Diciamo che io ho piena fiducia nello Spirito Santo. Per quanto riguarda lo spirito libertino è in atto da anni e anni oramai. Occorreva arginare prima questo fenomeno. Non è stato fatto, quindi allo stato attuale occorre ripartire dalle basi del Catechismo e non da giudizi denigratori. Piuttosto perché non ripartire dall’Adorazione e dal Santo Rosario nelle parrocchie? Perché Vescovi e Cardinali non obbligano i parroci a concentrarsi su queste due cose fondamentali contro l’inganno del maligno? Se si facessero più adorazioni e rosari non avremmo tempo di “interpretare” le parole del Santo Padre ma porteremmo al mondo il profumo di Cristo. Il Signore ti benedica.
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