Dobbiamo essere convinti di essere perdonati
C’è tanta confusione oggi, sulla parola perdono, e non solo ma tanti di noi non credono di essere perdonati da Dio dopo essersi confessati. Ho sentito spesso persone dire: ” Ma quindi quel peccato è cancellato? Dio mi ha personato? Sicuro? Non è che ho sempre il peso addosso di questo peccato commesso?
Dobbiamo essere convinti di essere perdonati da Dio ma solo in queste condizioni:
- Se quando ci siamo accostati alla confessione, abbiamo provato seria intenzione di non voler commettere più tali peccati.
- Se la nostra intenzione è quella di voler cambiare seriamente, quindi provare pentimento e dolore dei propri peccati.
- Aver sinceramente confessato i nostri peccati.
Se le condizioni appena citate non ci sono state, allora non abbiamo ricevuto il perdono. Dobbiamo quindi; PENTIRCI del male commesso e RIPROPORCI di non commetterlo più, metterci piena volontà di non voler cadere di nuovo nel peccato. Se invece:
- Ci accostiamo al sacramento della riconciliazione con l’idea che lo rifaremo ancora.
- Se pensiamo che la confessione sia una lavatrice che va a moneta.
- Se non proviamo compunzione dei propri errori commessi.
- Se nascondiamo volutamente i peccati gravi nella confessione.
POSSIAMO ESSERE CERTI CHE DIO NON CI HA PERDONATI.
Un’altra cosa da chiarire è che c’è differenza tra Perdono e Pena. Sono due parole che iniziano con la “P” ma non vanno a braccetto. Perché seppure sono stato perdonato da Dio attraverso la confessione, mi resta da scontare la pena. Ecco perché ci sono le indulgenze plenarie e parziali, da non prendere sotto gamba. Infine, la pena possiamo scontarla attraverso le preghiere, attraverso azioni di carità, di amore verso il prossimo, attraverso le penitenze, attraverso l’accettazione delle sofferenze della vita, offrendole e unendole alla passione di Cristo.
Se non otteniamo il perdono, resta il peccato e se resta il peccato, andremo all’inferno. Se ci confessiamo, il perdono ci viene dato ma c’è la pena. Alcuni pensano che una volta confessati, tutto è apposto. In un certo senso si perché non perderemo la vita eterna nella gioia del cielo ma dobbiamo scontare la pena per poter essere pienamente graditi a Dio e poter accedere un giorno in Paradiso.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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