La fede? E’ come essere in volo e guardare dall’alto
E’ suggestivo, per le prime volte, essere in volo, sospesi in aria e ritrovarsi tra cielo e terra. Il brivido che proviamo la prima volta è la paura ma che subito viene contornata da una forte voglia di vivere quei momenti unici. Diciamo che la paura è secondaria, perchè se riflettiamo, in aereo si viaggia comodamente, senza scosse; sembra di stare fermi.
Quando siamo in volo, possiamo guardare dal finestrino, quelle grosse nuvole dall’impressione di essere morbidose, fatte di zucchero filato. E se giù piove, quelle saette guizzano scaricandosi sulla terra; sull’aereo invece splende il sole, perché si sta molto in alto e si è al di sopra di questi disturbi atmosferici.
Si sta fermi, comodamente seduti, eppure si divorano i chilometri. In aereo è una piccola immagine della vita di fede. Chi non ha fede e vive nel mondo e del mondo, deve respirare l’aria asfissiante del materialismo e non può guardare le bellezze che sono nell’alto dei cieli, poichè non riesce a sollevarsi in volo verso l’immenso.
Chi non ha fede, per non restare schiacciato da questi assilli, cerca di distrarsi e si getta a capo fitto nei piccoli e transitori piaceri del momento. Trascorre la vita come un viandante sbandato, tra nebbia e tenebre.
Invece chi ha fede è sempre sotto la luce del Sole Divino; è come l’aereo che vola in alto.
Sa perché è stato creato e sa che è diretto alla patria celeste; è sicuro che morendo continuerà a vivere, perché sa per fede che con la morte non viene tolta la vita, bensì viene mutata.
Chi ha fede, comprende che la sofferenza è purificazione e fonte di meriti, è caparra di felicità eterna, basandosi sulle parole di Gesù Cristo: La vostra sofferenza si cambierà in gaudio.
Fa il bene a piene mani, anche agl’ingrati, perché aspetta la ricompensa da Dio e non dagli uomini.
Chi ha fede, lavora per ubbidire ad una legge universale, imposta da Dio; si contenta del necessario, non sperpera il denaro e si serve del suo superfluo per beneficare i bisognosi.
Pur trovandosi sulla terra dei disagi, vive nella pace di Dio, supera col divino aiuto le prove della vita e muore rassegnato e sereno, fiducioso di assere ammesso al gaudio eterno.
Beato chi ha fede e vive di fede! Infelice chi ne è privo, perché vive irrequieto e morrà male, senza aver avuto la gioia di sperimentare quella dolce emozione di ritrovarsi in volo, sospeso tra cielo e terra.
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