Eloise, morta a 21 anni per le pillole dimagranti comprate su Internet
di Emanuela di Pasqua
Una ragazza come tante, da quello che emerge da una prima ricostruzione, e come tante ossessionate dalla dieta e dal proprio aspetto fisico. Tanto da cercare sul web una pillola miracolosa, in grado di toglierle all’istante la fame e donarle un fisico da mannequin. Così se ne è andata Eloise Aimee Parry, inglese, che aveva 21 anni ed è stata infatti (probabilmente) uccisa da un’overdose di pillole dimagranti acquistate in rete. La polizia ha subito aperto un’inchiesta, per appurare da dove provenissero quelle pillole e chi le avesse commercializzate. E la Fsa, Food Standards Agency, ha lanciato un appello alla popolazione affinché presti la massima attenzione negli acquisti online e, in particolare, non compri prodotti contenenti Dnp, pericolosissimi per la salute. L’autopsia sulla giovane stabilirà poi con precisione l’esatta causa e dinamica del decesso.
Ricovero tempestivo
Quelle pillole comprate online non erano adatte al consumo umano per la loro composizione e se anche lo fossero state le medicine non si comprano in rete, bypassando pareri e prescrizioni mediche. Eloise Aimee Parry si è sentita male subito dopo averle ingerite e a nulla è valso il tempestivo ricovero in ospedale nel Royal Hospital di Shrewsbury (di cui era originaria la giovane donna). La donna, sebbene giovanissima, era già mamma, particolare che rende ancora più drammatica la vicenda.
Il dinitrofenolo
Ora l’attenzione è tutta rivolta a quelle pillole, delle quali per il momento si sa solo che contenevano del dinitrofenolo (DNP) , sostanza considerata altamente tossica. Il 2,4-dinitrofenolo (o α-dinitrofenolo) è un nitrocomposto derivato del fenolo. A temperatura ambiente si presenta come un solido giallo chiaro inodore. È considerato un composto tossico per l’uomo e per gli animali e l’avvelenamento da dinitrofenolo provoca un brusco aumento del metabolismo, sudorazione intensa, alterazioni dello stato psicologico, collasso e morte.
La sostanza è illegale, ma può essere legalmente venduta come pesticida e fertilizzante e nella produzione di coloranti e conservanti del legno. Si è diffuso soprattutto tra i body builders come potente brucia-grassi e il suo uso viene collegato, da uno studio pubblicato sul The Journal of Medical Toxicity, a ben 62 morti nel mondo. Come quella della studentessa di medicina Sarah Houston, morta due anni fa in circostanze simili, dopo aver sofferto per molto tempo di disturbi dell’alimentazione e in seguito all’acquisto di pillole di DNP.
La testimonianza della mamma
La madre della vittima era all’oscuro di quell’acquisto effettuato in rete, ma non ha dubbi che quella sia stata la causa della morte della giovane Eloise: «Mia figlia ha guidato fino all’ospedale, ma è emerso dal suo racconto l’accaduto e i medici hanno emesso da subito un parere molto pessimista a fronte della tossicità delle pillole incriminate contro le quali non esiste antidoto». Pare che la conseguenza più significativa del DNP sia quella di far bruciare il metabolismo e nel momento in cui la ventunenne è stata soccorsa, secondo il racconto della mamma «stava letteralmente bruciando». La ragazza ha sicuramente assunto un numero di pillole eccessivo, ma ora la priorità per gli inquirenti rimane chiaramente l’esclusione di qualsiasi ipotesi alternativa, suicidio in primis . Intanto esplode la polemica sui farmaci (e in generale sulle sostanze) acquistati online.
http://www.corriere.it/salute/nutrizione/15_aprile_21/eloise-morta-21-anni-le-pillole-dimagranti-comprate-internet-f3a7aad8-e826-11e4-97a5-c3fccabca8f9.shtml
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