Troppo cattolica e il diacono licenzia l’educatrice
Il titolo è volutamente provocatorio ma rispecchia la realtà dei fatti. E i fatti sono piuttosto amari, sia per la licenziata che per la Chiesa. Un diacono che si permette di licenziare una educatrice solo perché crede nello spiritismo e chiede preghiere è un paradosso incredibile. A rigor di logica dovrebbe essere il diacono in primis a credere a certe forme di spiritismo e a combatterle con la preghiera. Ma vediamo cosa è successo in questo istituto appartenente alla diocesi.
Una bambina ospite della struttura “gioca” al Charlie-Charlie e da quel momento si verificano episodi misteriosi. Vediamone alcuni descritti dallo stesso diacono nella lettera che ha anticipato il licenziamento:
“L’educatrice xxxx stava piegando i panni in soggiorno quando si è sentita spingere da dietro, anche se dietro di lei non c’era nessuno, si sono aperte le porte dell’armadio che stava dietro di lei, il piumone che c’era all’interno è caduto. L’educatrice xxxx durante un turno di notte ha sentito dei rumori come se qualcuno stesse tirando dei pugni sul muro della stanza a fianco, ma in quella stanza non c’era nessuno. Una notte la bambina (che ha fatto Charlie-Charlie) è andata a svegliare l’educatore xxxx il quale l’ha raggiunta trovandola seduta in bagno con uno sguardo assente, scuotendo lentamente la testa a destra e a sinistra. L’educatore le ha chiesto di cosa avesse bisogno. La bambina ha risposto parlando al plurale: Noi non ti abbiamo chiamato. L’educatrice xxxx una sera ha sentito il tavolo strisciare; spaventata da questa situazione le ha fatto una telefonata e insieme avete recitato il Rosario. Mentre recitavate il Rosario dal tavolo è caduto un accendino senza che fosse stato toccato. Un’educatore ha sentito muoversi l’oblò della lavatrice in maniera inspiegabile. Ad un altro è caduto il crocefisso in testa. A volte le porte si muovono da sole”.
Alla luce di questi strani episodi, l’educatrice chiede consiglio ad un esorcista, il quale conferma che potrebbe esserci una presenza demoniaca poiché il “gioco Charlie-Charlie” è una vera e propria seduta spiritica.
Secondo il diacono però l’educatrice doveva dare spiegazioni razionali e non soprannaturali degli eventi. Il diacono contesta all’educatrice anche il metodo troppo “cattolico” utilizzato per scacciare questa presenza a cui lui non si capisce se crede oppure no. I metodi troppo “cattolici” utilizzati dall’educatrice sono consistiti nella recita del Santo Rosario e nell’aver deposto un santino di San Benedetto nella camera della bambina.
Possibile che un diacono non conosca l’azione del demonio? E poi, anche se la ragazza avesse fatto qualche errore, davvero la si doveva licenziare in tronco? I cattolici sono chiamati ad avvicinare le anime a Dio e non ad allontanarle.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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