Dov’è Dio? Più vicino di quanto immagini
La domanda dell’uomo: Dov’è Dio?
Dov’è Dio? Oggi forse è una delle frasi più ricorrenti e più in voga; una domanda che non riguarda solo “il non credente di turno”, ma che tocca la vita e suscita la ricerca di chiunque.
Chi non crede dice: “Se Dio esiste, che si manifesti nella mia vita”. La risposta più puntuale che ci sia alla domanda “dov’è Dio” è quella che afferma che Dio si è già manifestato nella nostra vita (e lo farà sempre); siamo noi che non ci siamo accorti di Lui. E’ un Dio così vicino, che proprio in virtù di questa sua prossimità, agisce e si rivela nel quotidiano; a partire dalle cose più piccole.
Allora forse, più che non credere in Dio, bisogna dire che non ci si capacita che Lui sia così vicino a noi. Vogliamo cercarlo dovunque, e poi quando ci viene detto che Lui è onnipresente in ogni luogo ed in ogni situazione fatichiamo a crederci. Santa Teresa d’Avila afferma che “è un Dio che lo si trova pure tra le pentole”, e cioè in ogni momento ed in ogni faccenda della nostra giornata. Dio non è stanco di noi. Non è indaffarato con alcuni e disoccupato con altri. Lui è indaffarato con tutti, e non gli pesa. A Lui piace stare con noi, perché ci ama da sempre; ma spesso noi non ce ne accorgiamo.
I discepoli a Emmaus
Pensiamo ai discepoli di Emmaus, presenti nel brano del capitolo 24 del Vangelo di Luca. Avevano quasi smesso di credere in Gesù, perché con la sua morte aveva “deluso” le loro attese. Qui cosa succede? Che Gesù in persona, risorto, si accosta e cammina con loro mentre discutono. E loro parlando con Lui; non si accorgono che è Gesù, non lo riconoscono! Così presi dalla loro discussione, così incastrati nei loro schemi, così accecati dalle loro attese e dal loro pretendere di dire a Dio come fare Dio, che mentre parlano con Lui non si accorgono che stanno parlando DI LUI!
E così capita anche a noi; di fronte alle nostre “morti” interiori, ci fermiamo, presi dalle nostre discussioni; ci lamentiamo e ci affanniamo nel cercare Dio ancora nel sepolcro pensando che Lui non possa più fare niente per noi, anziché credere che è risorto e ha stravinto e stravince ogni cosa.
Dio è presente
Oppure c’è chi lo cerca nei luoghi più disparati di questa vita; e non realizza che Lui è certo presente in ogni Tabernacolo di ogni Chiesa. Ma Lui è anche lì, accanto a noi, Lui è lì, nel fratello bisognoso, Lui è lì, dov’è carità. Quante volte Dio cammina con noi e noi non lo riconosciamo! Quante volte la Provvidenza ha risposto ai nostri bisogni quotidiani e noi non l’abbiamo notato! Quante volte Lui ci ha parlato e noi non l’abbiamo voluto e saputo ascoltare! Quante volte ci voleva far comprendere che con il dono del battesimo Lui si è fatto acquistare da noi gratuitamente come nostro Padre e nostro Pastore; e noi lo abbiamo venduto con i nostri peccati o seguendo altre guide nella nostra vita, magari costate più care; mentre Lui per venire a noi ha deciso di pagare tutto sulla croce!
Dio dentro di noi
Ed infine… c’è un posto, che insieme al Tabernacolo dell’Eucaristia, Dio ha scelto come sua dimora fissa; un posto sicuro dove lo possiamo trovare se non riusciamo a scovarlo nelle vicende della vita: il nostro cuore. In quel caso per cercarlo non dobbiamo aprire gli occhi e cominciare a girarci di qua e di là. Dobbiamo chiuderli realizzando che Lui è lì, in noi. Scopriremo allora che Colui che cerchiamo fuori di noi in verità è dentro di noi.
Come lo scoprì sant’Agostino, un inquieto cercatore di Dio, un uomo immerso nei piaceri, nelle filosofie e nelle dottrine false della vita… Un uomo che aveva sempre parlato troppo. E che invece, quando ha fatto silenzio ed è entrato in se stesso, si è scoperto abitato dal Signore…
Anche noi lo scopriremo
Questo lo scopriremo anche noi, se ci purificheremo, vivendo la Sua Volontà; accostandoci con costanza ai sacramenti da Lui istituiti, e cioè quei grandi mezzi di salvezza che fanno divampare in noi il fuoco della sua presenza e della sua grazia, in virtù del suo perdono (nella Confessione), e del dono del suo Corpo e del suo Sangue (nell’Eucaristia).
Se camminiamo secondo la sua Parola, in obbedienza ai suoi comandamenti d’amore, in grazia di Dio, saremo limpidi nella fede e nelle opere. E così come il mare, il quale quando è limpido ne si può osservare il fondale, così anche la nostra anima sarà cristallina; e potremo sentire e comprendere e vedere che il Signore ha da sempre preso dimora in noi; e che noi siamo abitati da Lui, e soprattutto che nessuno potrà toglierci la Sua Presenza dal nostro cuore.
Allora, avrebbe detto fra Modestino (un confratello di San Pio da Pietrelcina): “Se ti stai chiedendo dov’è Dio chiudi gli occhi e metti la tua mano sul tuo petto: Lui è in ogni battito del tuo cuore”.
Andrea
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