Domanda banale: come nacque Gesù?
Spesso le cose scontate quelle che crediamo di sapere bene, sono quelle che in realtà ci destano più dubbi e che rimanendo latenti, ci portano poi a non conoscere i fatti. Per fare un esempio lampante, basta chiedersi: Come naque Gesù? Sappiamo che fu opera dello Spirito Santo a far concepire Maria, ma sappiamo proprio tutto?
La Madonna concepì Gesù senza l’intervento di un uomo, questo è un dato di fatto, documentato nel Vangelo. Basta infatti leggere i due capitoli dei vangeli di San Matteo e di San Luca: Ebbene, il seme che fecondò Maria viene dallo Spirito Santo.
La prima certezza viene proprio dalla Santa Vergine quando pone questa domanda all’Angelo del Signore:
Come avverrà ciò, perché non conosco uomo l’angelo risponde: Lo Spirito Santo verrà sopra di te e il potere dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra.
(Lc 1, 34-35).
Ma non finisce qui: ciò che rafforza questa certezza è anche l’apparizione in sogno a Giuseppe, quando pensando di volerla ripudiare di nascosto, Dio mandò un suo messaggero per avvisarlo che tutto ciò era opera sua:
Ciò che è concepito in Lei, viene da Spirito Santo” dice l’angelo a san Giuseppe
(Mt 1,20)
Il carattere soprannaturale della nascita di Gesù è stato tramandato fin dall’inizio e in modo unanime e la Chiesa lo ha sempre difeso.
Sant’Ignazio di Antiochia, nella Lettera agli Efesini, 19, 1, verso l’anno 100, lo conferma scrivendo: “Al principe di questo mondo rimase celata la verginità di Maria e il suo parto, similmente la morte del Signore, i tre misteri clamorosi che furono compiuti nel silenzio di Dio.”
Alla fine del II secolo, Sant ‘Ireneo scrive che il parto fu senza dolore (Demonstratio Evangelica 54) e Clemente di Alessandria afferma che la nascita di Gesù fu verginale (Stromata 7,16). In un testo del IV secolo attribuito a San Gregorio Taumaturgo si dice chiaramente : “nascendo (Cristo) conservò immacolati il seno e la verginità, perché la inaudita naturalezza di questo parto fosse per noi il segno di un grande mistero” (JB Pitra, Analecta Sacra, 4, Greg Press, Franborough 1966, p. 391).
I vangeli apocrifi più antichi come le Odi di Salomone (Ode 19), la Ascensione di Isaia (cap.14), il Protovangelo di Giacomo (cap. 20-21) e lo Pseudo-Matteo (cap. 13) riferiscono che la nascita di Gesù ebbe un carattere miracoloso. Malgrado il loro tono alle volte esagerato e stravagante, preservano tradizioni popolari che coincidono con le testimonianze più dotte e ortodosse sopra segnalate.
Tutti questi scritti riflettono una tradizione di fede che è stata sancita dall’insegnamento della Chiesa e che afferma che Maria fu vergine prima del parto, nel parto e dopo il parto : “Maria «sempre Vergine». L’approfondimento della fede nella maternità verginale ha condotto la Chiesa a confessare la verginità reale e perpetua di Maria anche nel parto del Figlio di Dio fatto uomo. Infatti la nascita di Cristo «non ha diminuito la sua verginale integrità, ma l’ha consacrata». La Liturgia della Chiesa celebra Maria come la «Aeiparthenos», «sempre Vergine».” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n.499).
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