Dio ha voluto un sacrificio umano per perdonare l’uomo?
Qualcuno si è chiesto: Dio ha voluto un sacrificio umano per perdonarci? Non poteva farlo senza sacrifici? Bene, oggi vogliamo rispondere a questa domanda, attraverso alcune riflessioni, di grandi santi teologi e filosofi. Anticipo nel dire che non c’è da scandalizzarsi, o peggio non bisogna giudicare Dio per aver voluto un sacrificio umano anzi per essere precisi, il Sacrificio del Suo Unigenito.
Chiariamo questa cosa perché sappiamo tutti che satana opera proprio sui nostri dubbi.
San Tommaso si è posto la domanda se Cristo dovesse proprio morire in croce.
Certo, non vi era la necessità assoluta che perseguisse questa strada per compiere la nostra Redenzione.
Se l’ha scelta è perché l’ha considerata come la più vantaggiosa per noi. Quindi come possiamo giudicare Dio?
Inoltre sempre san Tommaso, enumera i motivi che hanno reso questa scelta, l’unica per poterci riscattare dalla morte del peccato. Con il sacrificio di Gesù, morendo di una morte atroce sulla croce, l’uomo viene a conoscere quanto Dio lo ami, e viene indotto a riamarlo: e in tale amore consiste la perfezione dell’umana salvezza. Di qui le parole dell’Apostolo: “Dio dimostra il suo amore per noi in questo, che mentre eravamo suoi nemici, Cristo è morto per noi” (Rm 5,8).
Perché con la passione Cristo ci ha dato l’esempio di obbedienza, di umiltà, di costanza, di giustizia e di tutte le altre virtù, che sono indispensabili per la nostra salvezza. Di qui le parole di San Pietro: “Cristo ha sofferto per noi, lasciandoci un esempio, perché seguissimo le sue orme” (1 Pt 2,21).
Il sacrificio umano di Gesù
Perché Cristo con la sua passione, con il suo sacrificio umano, (perché Gesù ha sofferto come uomo e non come Dio) non solo ha redento l’uomo dal peccato, ma gli ha meritato la grazia giustificante e la gloria della beatitudine.
Perché mediante la passione è derivata all’uomo un’esigenza più forte di conservarsi immune dal peccato, secondo l’ammonizione di San Paolo: “Siete stati ricomprati a gran prezzo: glorificate e portate Dio nel vostro corpo” (1 Cor 6,20).
Perché con essa fu meglio rispettata la dignità dell’uomo: in modo cioè che, come era stato l’uomo ad essere ingannato dal demonio, così fosse un uomo a vincerlo; e come un uomo aveva meritato la morte, così fosse un uomo a vincere la morte col subirla. Di qui le parole di San Paolo: “Siano rese grazie a Dio che ha dato a noi la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo” (1 Cor 15,57). (Fonte amicidomenicani)
In conclusione
Tutti questi motivi ci fanno comprendere perché era necessario un sacrificio umano e perché fosse un sacrificio degno, solo Gesù il Figlio divino poteva compiere e soffisfare la giustizia divina. Inoltre solo donando la propria vita, puoi dimostrare in modo perfette quanto ami.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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