Dio è presente nell’umanità che soffre
Dio è presente nell’umanità che soffre, non si gira all’altro lato. Molti gridano: “Ma dov’è Dio quando accadono catastrofi?” La risposta è semplie: “E’ nell’umanità che soffre”. Gesù stesso ha sofferto il dolore della passione, della croce. Ad un certo punto ha gridato: ” Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?”. Ha provato quindi non solo il dolore ma anche l’abbandono, la solitudine del dolore, l’angoscia e la paura della sofferenza che doveva subire. E secondo voi, Dio era assente durante la passione del Figlio? No era con il Figlio!
Gesù vero Dio, non ha mai abbandonato nessuno e lo leggiamo nel Vengelo. Un esempio lampante ce lo da Papa Francesco quando dice:
Dopo il miracolo della moltiplicazione dei pani Gesù ha invitato a interpretare quel segno e a credere in Lui, che è il vero pane disceso dal cielo, il pane della vita; e ha rivelato che il pane che Lui darà è la sua carne e il suo sangue. Come mai, alcune persone vanno via? Perché non credono alle Sue parole? Le parole di Gesù suscitano un grande scandalo: Egli sta dicendo che Dio ha scelto di manifestare se stesso e di attuare la salvezza nella debolezza della carne umana. È il mistero dell’incarnazione. E l’incarnazione di Dio è ciò che suscita scandalo e che rappresenta per quella gente ma spesso anche per noi un ostacolo. E cosa vuol dire? Che per entrare in comunione con Dio, prima di osservare delle leggi o soddisfare dei precetti religiosi, occorre vivere una relazione reale e concreta con Lui. Dio non è nelle grandi cose ma lo possiamo trovare nell’umanità che Gesù ha dimostrato, “Dio si è fatto carne e sangue: si è abbassato fino a diventare uomo come noi, si è umiliato fino a caricarsi delle nostre sofferenze e del nostro peccato, e ci chiede di cercarlo. Dove? Nella relazione con i nostri fratelli e sorelle, e soprattutto in quella con Suo Figlio.
Ancora oggi il Sacramento dell’Eucaristia potrebbe metterci in crisi, il concetto della Sua incarnazione che ci fa inginocchiare davanti ad un pezzo di pane, ma questo è un bene, preoccupiamoci se non ci mette in crisi, perché forse abbiamo annacquato il suo messaggio! E chiediamo la grazia di lasciarci provocare e convertire dalle sue parole di vita eterna.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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