Dio ci rende sempre più somiglianti a Gesù
Dio manda di tanto in tanto, anime che aiutano altre a camminare sulla retta via, e tali individui li sceglie sin dalla nascita rendendoli sempre più somiglianti a suo Figlio. Dio non fa preferenza però, non è che sceglie uno e scarta l’altro, dando ad uno, doni e favori celesti, e lasciando altri in balia dei propri peccati; chi pensa questo, vuol dire che non ha compreso l’Amore divino. La risposta è semplice: Dio vede tutto, il presente ed il futuro in un unico istante. Dio quindi sa che quell’uomo o quella donna che ha scelto, sarà in grado di portare tale peso, di sopportare tali croci, che farà buon uso dei doni che Egli concederà per aiutare il prossimo, Dio sa già a priori che dando tali cose porterà frutti. Un pò come la parabola dei talenti. Così come stava scritto che Giuda avrebbe tradito il Signore, Dio aveva già visto tutto questo prima ancora che accadesse. Quindi, Dio vede tutta la nostra vita già prima che iniziamo a vivere. Dio vi vuole sempre più somiglianti a Gesù anche nelle cose semplici, come accadde con San Gaetano da Thiene che nacque povero come il Bambinello.
Infatti avvenne in un modo singolare, considerando la nobiltà dei suoi genitori. Sua madre, la contessa Maria Porto, era oppressa dai dolori del parto e non riusciva a darlo alla luce, quando ad un tratto udì una voce che le diceva:
“L’infante del quale sei incinta non vuol nascere in queste stanze riccamente addobbate, né vuole essere spettatore delle pompe e del fasto, di cui disprezzerà nel corso della sua vita“. La pia madre allora pensò di scendere nella stalla del palazzo, e qui subito partori il bambino. Non stupisce dunque che Gesù nato anche Lui in una povera stalla, fu così tanto amato da san Gaetano da Thiene sotto le sembianze di bambino.
In particolare, durante la novena di Natale egli s’impegnava nell’ossequiarlo accrescendo la diligenza e il fervore ed esercitandosi in atti eroici di virtù. A tal proposito, ci fu un episodio particolare….
Era la Notte di Natale del 1516, San Gaetano stava pregando in Santa Maria Maggiore, e precisamente nella cappella del Presepio dove si conservano, inseriti in una magnifica e preziosa culla, alcuni legni della culla di Gesù, allorquando mosse, con gesto apparentemente illogico, le braccia verso l’immagine di Maria col Figlio. Successe allora l’incredibile: la Vergine Maria posò, sulle braccia tese di san Gaetano, quel tenero fanciullo, in carne ed ossa». La visione, come testimoniò il protagonista stesso, si ripeté nelle due feste della Circoncisione e dell’Epifania.
Gesù ci chiede quindi di amarlo con cuore semplice proprio come lo hanno amato i santi. Contemplarlo nelle sembianze di bambino sarà ancora più dolce, ma ciò che è ancora più importante, è vivere di Gesù, vivere con Gesù, vivere in Gesù. Solo così potremo trasformare la nostra vita permettendo a Dio di renderci sempre più somiglianti a suo Figlio.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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