E’ tempo di consacrarsi a Cristo Polonia e Perù lo hanno capito
La scelta di consacrarsi a Cristo frena l’avanzata dell’Anticristo
Nei mesi di ottobre e novembre si sono verificati due importantissimi avvenimenti ma, come sempre, sono in pochi ad esserne al corrente. Polonia e Perù hanno deciso di consacrarsi a Cristo con un atto pubblico di consacrazione della Nazione a Cristo Re e Signore dell’Universo. Ecco perché sono in pochi ad averlo saputo; questi avvenimenti, in un mondo che corre verso la secolarizzazione, possono risultare molto fastidiosi.
intercessione del Sacro Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria
Ecco le parole che il presidente del Perù ha pronunciato in un incontro pubblico il 21 ottobre scorso:
Io, Pedro Pablo Kuczynski, Presidente della Repubblica del Perù, con l’autorità conferitami, faccio un atto di consacrazione di me stesso, della mia famiglia, qui presente con mia moglie e della Repubblica del Perù all’amore e alla protezione di Dio Onnipotente per intercessione del Sacro Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria.
Metto nelle loro mani amorose il mio governo con tutti i suoi lavoratori e i cittadini che si trovano sotto la mia responsabilità. Offro a Dio Onnipotente i miei pensieri e le mie decisioni come presidente, affinché li utilizzi per il bene del nostro paese e rimanga sempre consapevoli dei Dieci Comandamenti per governare.
coprire il nostro paese con una protezione speciale
Chiedo a Dio, per intercessione del Sacro Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria, di ascoltare e accettare il mio atto di consacrazione e coprire il nostro paese con una protezione speciale.
Con questa preghiera chiedo perdono a Dio per tutti i peccati che ho commesso in passato; per tutti quelli che sono stati fatti nel passato della Repubblica; per tutte le decisioni che sono state prese contro i suoi dieci comandamenti, chiedendo il loro aiuto per cambiare tutto ciò che ci separa da lui.
Io, Pedro Pablo Kuczynski, in qualità di Presidente della Repubblica del Perù, dichiaro questo solenne giuramento davanti a Dio e cittadini del nostro paese oggi 21 ottobre 2016.
solenne cerimonia per consacrarsi a Cristo
In Polonia la cerimonia per consacrarsi a Cristo è stata molto solenne. Si è celebrata nella cattedrale di Cracovia e ha visto una massiccia partecipazione di popolo e governanti. I vertici del clero e dello Stato, con in testa il presidente della Repubblica Andrzej Duda si sono riuniti per pronunciare, durante la Santa Messa, l’Atto di accoglimento di Gesù Cristo come Re e Sovrano. (http://episkopat.pl/atto-di-accoglimento-di-gesu-cristo-come-re-e-sovrano/)
Due avvenimenti, ripeto, molto importanti e molto significativi. Il desiderio di consacrarsi a Cristo manifesta che il mondo ha bisogno di riconoscere la Sovranità di Gesù per poter andare verso la Vita e non, come sembra saldamente indirizzato ora, verso la morte.
Egli ha ricevuto dal Padre un diritto assoluto su tutte le cose create
Nell’Enciclica Quas Primas, scritta nell’ormai lontano 1925, ma quanto mai attuale, Papa Pio XI affermava la necessità di riconoscere la Regalità del Cristo. Eccone alcuni stralci:
“D’altra parte sbaglierebbe gravemente chi togliesse a Cristo Uomo il potere su tutte le cose temporali, dato che Egli ha ricevuto dal Padre un diritto assoluto su tutte le cose create, in modo che tutto soggiacia al suo arbitrio”.
Ai capi delle nazioni “Non rifiutino di prestare pubblica testimonianza di riverenza e di obbedienza all’impero di Cristo insieme coi loro popoli se vogliono con l’incolumità del loro potere, l’incremento e il progresso della patria”.
non v’è ragione per cui uno debba comandare e l’altro obbedire
“Allontanato Gesù Cristo dalle leggi e dalla società, l’autorità appare senz’altro come derivata non da Dio, ma dagli uomini, in maniera che anche il fondamento della medesima vacilla; tolta la causa prima non v’è ragione per cui uno debba comandare e l’altro obbedire. Dal che è derivato un generale turbamento della società la quale non poggia più sui suoi cardini naturali”.
L’uomo oggi è ammalato di una “peste che si chiama laicismo” che ha iniziato a “negare l’impero di Cristo su tutte le genti. Si negò alla Chiesa il diritto di ammaestrare le genti, di far leggi, di governare i popoli per condurli all’eterna felicità. E a poco a poco la religione cristiana fu uguagliata con altre religioni false e indecorosamente abbassata a livello di queste”.
Polonia e Perù dopo questa enciclica hanno impiegato 91 anni a riconoscere la Sovranità del Cristo. Quanto ci impiegherà l’Italia? Temo che non ci rimanga molto tempo ormai prima che la secolarizzazione cancelli ogni traccia della nostra totale appartenenza a Dio. E una volta eliminato Dio, a guidarci rimane solo il suo eterno avversario, l’Anticristo.
Notizia presa dal mensile “Il Timone”
Sabina
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