Chiediamo aiuto allo Spirito Santo per non smettere mai di fare del bene
“Per fare del bene bisogna chiedere aiuto allo Spirito Santo”. Quest’affermazione di Papa Francesco, ci fa comprendere quanto sia importante invocare il Consolatore, lo Spirito divino, senza la terza persona della Santissima trinità, siamo incapaci anche di fare del bene.
Papa Francesco ha recentemente ribadito l’importanza di invocare lo Spirito Santo per fare del bene. Questo afferma che senza la terza persona della Santissima trinità, siamo incapaci di compiere azioni che possano essere considerate veramente buone.
Come cristiani, riconosciamo che l’azione del Santo Spirito è fondamentale per la nostra vita spirituale e per compiere azioni di amore. Senza di essa, siamo semplicemente incapaci di fare del bene.
Cosa significa fare del bene?
Per molti di noi, questo potrebbe significare compiere atti di carità, aiutare gli altri o fare del volontariato. Ma secondo la fede cristiana, il bene non è solo una questione di azioni esterne, ma è anche un atteggiamento interiore. Fare del bene significa essere aperti all’amore di Dio e alla sua volontà, e cercare di vivere in modo tale da diffondere questo amore e questa bontà agli altri.
Ma come possiamo invocare lo Spirito Santo affinchè ci ispiri a fare del bene?
In primo luogo, dobbiamo essere aperti per accoglierlo nella nostra vita. Questo significa accettare la sua guida e il suo aiuto, e cercare di vivere secondo gli insegnamenti di Cristo. In secondo luogo, possiamo chiedere il suo aiuto quando ne abbiamo bisogno.
Inoltre, la preghiera e la meditazione possono aiutare ad aprire il nostro cuore allo Spirito Santo. Quando preghiamo, ci mettiamo in ascolto della voce di Dio e cerchiamo di comprendere la sua volontà per noi. Questo ci aiuta a discernere ciò che è veramente buono e giusto, e a scegliere di agire di conseguenza.
In sintesi, invocare lo Spirito Santo è un passo fondamentale per fare del bene. Senza di esso, siamo incapaci di compiere azioni che possano essere considerate veramente buone. Ma quando ci apriamo alla sua presenza e alla sua guida, possiamo diventare strumenti del suo amore e della sua bontà, diffondendo questi valori agli altri e rendendo il mondo un posto migliore.
San Paolo, il teologo della libertà e dell’amore
Il Papa in base a tale affermazione, prende in ballo San Paolo dicendo che è stato “un vero teologo”, ha saputo di volta in volta e in differenti modi trasmettere la Parola e la volontà di Dio, senza mai nascondere le sue stesse debolezze. E per portare il messaggio di Cristo ha anche sofferto; “era convinto di avere ricevuto una chiamata a cui solo lui poteva rispondere; e ha voluto spiegare ai Galati che erano anch’essi chiamati a quella libertà, che li affrancava da ogni forma di schiavitù, perché li rendeva eredi della promessa antica e, in Cristo, figli di Dio.” Ma la libertà portata dalla promessa di Cristo non vuol dire poter fare ciò che vogliamo, anzi, “Paolo ha posto la libertà all’ombra dell’amore e ha stabilito il suo coerente esercizio nel servizio della carità.”
Quello che abbiamo appreso però da un lato può darci entusiasmo, e voglia di seguire gli insegnamenti, dall’altro provoca stanchezza e spesso scoraggiamento perché non è facile, abbiamo dei limiti e potremmo sentirci “a volte emarginati rispetto allo stile di vita secondo la mentalità mondana.” Ma quando ci sentiamo scoraggiati, seguiamo le indicazioni di Sant’Agostino che “suggerisce come reagire in questa situazione, rifacendosi all’episodio evangelico della tempesta sul lago.” Anche se ci sentiamo nella tempesta, Cristo è vicino a noi, è dentro di noi, dobbiamo solo svegliarlo, “solo allora potremo contemplare le cose con il suo sguardo, perché Lui vede oltre la tempesta. Attraverso quel suo sguardo sereno, possiamo vedere un panorama che, da soli, non è neppure pensabile scorgere.”
San Paolo ci ha raccomandato di non smettere mai di fare del bene, e quando ci sentiamo stanchi, chiediamo aiuto allo Spirito Santo con parole che vengono dal cuore, ogni volta che siamo in difficoltà. Ci darà la forza e il sostegno necessario di cui abbiamo bisogno.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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