Come avere meno follower
Oggi voglio spiegarvi come avere meno follower. Eh si, certo avete letto bene! I follower non sono il nostro futuro. Oggi per un follower ci si picchia a sangue, oggi per un follower in più, si compiono gesti disumani e immorali. Oggi i ragazzi diventano sempre più isolati da Dio, purtroppo questo mondo li rende sempre più atei, scettici e soprattutto egocentrici.
I social, e in particolare i social video, stanno banalizzando la vita stessa. Quanti ragazzi che assistono a violente risse ma pur di riprendere e aumentare il numero dei follower del loro canale, non alzano un dito per soccorrere ed aiutare; eggià perché il loro obiettivo è quello di attrarre un pubblico che in diretta assiste ad uno squallido shohw. Altri peggio ancora, mettono a repentaglio la loro stessa vita, magari correndo in macchina a 200 all’ora, o saltando su un dirupe, o gettandosi con una corda fatta di lenzuola da un quinto piano; semplicemente per avere più follower. Eggià oggi la moneta si chiama Follow, perché è l’unica cosa che conta!
Un tempo invece esistevano ragazzi come Domenico Savio che attirava i ragazzini come lui per portarli a Gesù e a Maria. Un ragazzino di soli quindici anni, allievo di don Bosco, viveva nel mondo ma con il cuore già in paradiso. Fondò la Compagnia dell’Immacolata, per poter onorare la Madonna ma allo stesso tempo per poter avvicinare i giovanotti come lui a Dio.
Questo meraviglioso santo, amava recitare il rosario, che diventava un vero e proprio lungo dialogo d’amore con la Madonna. Nel 1854, quando il beato Pio IX proclamò la verità di fede dell’Immacolata Concezione di Maria Santissima, san Domenico desiderava vivamente che nell’anima dei suoi compagni rimanesse incancellabile questo glorioso privilegio, proclamato dal Papa. «Desidererei – diceva – fare qualcosa in onore di Maria. Ma vorrei farlo presto, perché ho paura che me ne manchi il tempo». Si mise allora a lavorare attorno a questo progetto: scelse alcuni amici tra i più fidati e li invitò a far parte di un gruppo, che chiamò come ho già detto “La Compagnia dell’Immacolata“.
Lo scopo era quello di mettersi sotto la protezione della Madre di Dio durante la vita e specialmente nell’ora della morte. San Domenico proponeva due mezzi per ottenere questa protezione: ricevere frequentemente la Santa Comunione e solennizzare le feste della Madonna. Scrisse, con la collaborazione dei suoi amici, un regolamento che, dopo varie correzioni e discussioni, lesse con loro davanti all’altare di Maria Santissima l’8 giugno 1856. L’obiettivo della Compagnia dell’Immacolata era quello di far crescere i suoi membri nella vita cristiana, nell’unione con la Madonna e nell’impegno al servizio dei compagni sulla via del bene.
Dobbiamo impegnarci a cercare meno follower e più cristiani, far comprendere ai giovani che non serve un numero di gente che ci guarda ma che nemmeno se ne frega di noi, ma di persone disposte invece ad amare, a sapersi sacrificare per il prossimo. Ciò che conta è l’amore non un numero su un social network. Affidiamo alla Madonna tutti i giovani del mondo, così sbandati ma anche così assetati e in cerca di verità.
Concludo con questa bellissima frase di San Giovanni Bosco:
Scopri di più da Annalisa Colzi
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.