Cattolici confusi dalle false dottrine pseudocattoliche
Ireneo e la sua esperienza con le false dottrine
Conosco bene le false dottrine essendoci stato dentro e so bene come stanno proliferando. Ben diceva Giovanni Paolo II quando parlava di un apostasia silenziosa della nostra società. Con gli esiti orribili cui assistiamo oggi: manipolazione degli embrioni, utero in affitto ecc.
Dall’altra parte però si sviluppava ovunque un bisogno irrazionale di trascendenza a dare un significato all’esistenza terrena che però la Chiesa moderna ha fatto fatica ad intercettare. Anche per questo abbiamo assistito al proliferare di proposte religiose orientali, spesso legate a movimenti settari, e più in generale all’affermarsi di una mentalità magica che ha preso il posto di una sana ricerca di Dio nel cuore degli uomini.
Le false dottrine le si trovano ovunque anche in ambito pubblico, scuole, ospedali ecc. Vi è un fiorire di corsi di Reiki, di yoga e di tutta un’altra serie di esoterismi orientali che vengono contrabbandati come metodi di guarigione o di ginnastica o di rilassamento.
Da dove nasce questa mentalità magica?
padre Francois Dermine e Ratzinger lo spiegano bene.
L’uomo è creato ad immagine e somiglianza di Dio ed è pervaso da un bisogno, da una sete di divino perché è fatto per essere in relazione con Dio.
Ma nella sua storia, spiega la genesi , è incorso in una grave disobbedienza, il peccato originale.
E’ a causa del peccato originale che l’uomo nonostante il battesimo sperimenta una difficoltà ad arrivare ad un incontro profondo, intimo ed immediato con Dio.
Frustrato invece di percorre la strada che la Chiesa gli offre, strada che Gesù ha mostrato nel Vangelo ed ha strutturato nei sacramenti , l’uomo preferisce cercare un contatto più facile, immediato col soprannaturale. Un contatto fallace che il diavolo stesso abilmente gli propone. Una strada senza sacrifici dove raccogliere tutto e subito, dove sperimentare poteri e diventare subito come Dio.
Tali proposte da un punto di vista cattolico sono estremamente gravi da accogliere perché presuppongono, alla fine del percorso, una apostasia. Le false dottrine invece di avvicinare Dio da figli riconoscendoci bisognosi, cercandolo e adorandolo… con la mentalità magica lo avviciniamo da dominatori della realtà… cerchiamo di essere come Dio a prescindere da Lui, utilizzando tecniche che evocano potenze occulte per ottenere ciò che vogliamo.
E questa in ultima analisi è la sostanza del peccato originale di Adamo ed Eva .. il serpente mediante la mela offriva loro il potere di diventare come Dio… a prescindere da Dio!
Quando questo atteggiamento si radica nella persona e diventa un suo modo abituale di essere, piano piano la persona si allontana da Dio, anzi sviluppa una avversione a Dio… tutto sembra legittimo e sicuramente chiedergli perdono non entra mai in questione.
Lo yoga e il serpente arrotolato
Lo scopo dello yoga è far fluire e risalire la colonna vertebrale da un’energia detta Kundalini che è rappresentata come un serpente e che ha sede nel chakra più basso a livello dell’apparato riproduttivo .
Un serpente che si avvolge e risale la nostra spina dorsale: non vi fa venire in mente l’albero del peccato originale?
Ebbene questa energia, questo serpente, risalendo promette di aprire i chakra che sono 7 canali attraverso i quali si dice fluire energia sottile e che dovrebbero conferire poteri di chiaroveggenza, di telepatia, di guarigione, di accesso a livelli di realtà superiori, di contatto con gli spiriti e coi morti, ed in ultima analisi di sperimentare di essere Dio
Lo yoga non vuole e non può rimanere solo una ginnastica perché nasce con la pretesa di essere una via mistica, religiosa e quindi difficilmente riducibile ad uno stretching o ad una ginnastica occidentale.
Si possono assumere certe posizioni, respirare, rilassarsi, ed emettere un suono tipo l’om, o altri mantra, senza richiamare i Deva (divinità indù) che sono significati in quelle posizioni e in quei mantra ?
Per un cristiano sicuramente tale processo equivale ad una più o meno consapevole apostasia… e’ idolatria.
Ed i mantra non sono da considerare come una forma di preghiera, perché mentre nella preghiera ci affidiamo al volere di Dio i mantra pretendono piuttosto di ottenere un risultato automatico come fossero formule magiche.
Tirando le somme lo yoga è un percorso di auto-divinizzazione. Attraverso certe diete, certi esercizi e certe meditazioni trascendentali lo yoga promette all’uomo di sperimentarsi Dio.
Eppure certi ambienti ecclesiali utilizzano lo yoga
per prepararsi alla preghiera cristiana. Come se lo yoga equivalesse al silenzio interiore che si dovrebbe anteporre alla preghiera. Con lo yoga inizialmente può sembrare di andare più in profondità, di distrarsi meno, ma è un’illusione e si incorre invece in una sorta di anestesia spirituale.
Ci ritroviamo senza Dio, soli e ripiegati sul nostro io, incapaci di una relazione autentica con Dio. Spesso ci scopriamo anche incapaci di relazione empatica, di compassione verso quel prossimo in cui non incontriamo più Dio.
Insomma, come diceva Urs von Balthasar, lo yoga e la meditazione trascendentale sono un tradimento della fede cristiana, perché arriviamo a fare a meno di Dio, della sua grazia, ci immergiamo in noi stessi cercando dentro di noi un’energia per acquisire gli attributi di un Dio invece di entrare in relazione con Dio nell’amore, divenendone figli e diventando quegli adoratori di cui parla Gesù nel Vangelo.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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