Bisogna diffondere la luce di Dio in un mondo buio
Il Papa prende in esame il passo del profeta Isaia 60, 1-6, dove dice: “la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli ” in un mondo dove ecco una luce per noi, donata da Dio che attrae tutti: Gesù! Lui è la luce che distrugge ogni oscurità, Lui Gesù, illumina la terra con le sue parole, con la sua grazia. Il Papa non poteva citare verso migliore della Sacra Scrittura che rispecchi a pennello, il periodo che stiamo vivendo.
Gesù è la stella apparsa all’orizzonte, il Messia atteso, Colui attraverso il quale Dio realizza il suo regno di amore, il suo regno di giustizia, il suo regno di pace. Egli è nato non solo per alcuni ma per tutti gli uomini, per tutti i popoli. La luce è per tutti i popoli, la salvezza è per tutti i popoli e questa luce si può diffondere solo attraverso l’annuncio del Vangelo. “L’annuncio e la testimonianza.” Cosa vuol dire? Che le parole non bastano da sole.
E’ una grande riflessione questa del Papa. Perché purtroppo siamo bravi annunciatori della parola ma essa non basta essere annunciata ma va anche testimoniata. Tutti possiamo dire belle parole ma se non le viviamo, sono solo parole vuote. Come un fiore aritificiale, bello da vedere ma resta solo plastica; non ha profumo!
Annunciarlo non vuol dire solo proclamare ma annunciare conserva un significato maggiore: si annuncia qualcosa di certo, che ha garanzia, e così la Parola di Gesù è certezza e va annunciata, ma essa non può essere pioggia caduta sull’ asfalto, ma deve cadere nei campi per poterli irrigare e nutrire i nostri cuori. Se invece la Parola di Cristo viene letta, senza l’enfasi della testimonianza, allora non ha peso, non ha valore, non ha profumo; è come quel fiore artificiale.
Quando il Papa dice che va testimoniata, vuol dire che va vissuta. La Parola di Gesù è Luce che illumina, non è semplicemente parola, è qeul fulmine che scuarcia i cieli. Una volta che è entrata in noi, non possiamo che distribuirla là dove si vive nel buio.
Come ho sempre detto, il mondo dona la sua luce di false ideologie, che tendono sempre più ad eliminare Dio, a metterlo da parte, perché sta ripetendo quel peccato che Adamo ed Eva commisero; il voler diventare Dio. Ma non sa che la sua luce abbaglia, mentre la luce di Cristo, illumina. La luce del mondo attraverso le sue parole ingegnose e confusionarie, abbagliano i nostri occhi rendendoci ancora più ciechi. La Parola di Gesù Cristo rischiara, mostrandoci la verità.
Questa luce ha bisogno però di un olio che fa sì che rimane sempre accesa: è l’olio della nostra fede. Senza quest’olio la luce che Dio ci dona, tenderà man mano a spegnersi. E come dice il Papa: “Non si allarga la luce di Cristo con le parole soltanto” dobbiamo farci noi “testimoni dei tesori di bontà e di misericordia infinita che il Redentore offre gratuitamente a tutti ” poiché “la luce di Cristo non si allarga per proselitismo, si allarga per testimonianza, per confessione della fede.”
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