Parliamo della beata Madre Teresa Fasce, qualcosa di straordinario
Beata Madre Teresa Fasce è una santa suora nasce a Torriglia (in provincia di Genova) il 27 dicembre 1881. Sin da piccola desiderava farsi suora agostiniana, suora come santa Rita. Fu tanto ostacolata in tutti i modi anche da parte della sua famiglia pur essendo molto religiosa. Farsi suora in qeull’epoca era davvero molto complicato.
Il 24 maggio 1900, Papa Leone XIII canonizzò Santa Rita da Cascia. Ed è qui che ha tutto inizio per la beata. Infatti da quel momento Santi Rita, divenne un modello da seguire, quel modello che non lascerà mai. La beata Madre Teresa Fasce seguirà le orme di Santa Rita pienamente. Veniva chiamata “La Madre” da tutte le consorelle, poichè fu badessa per 27 anni. Madre non solo delle suore agostiniane ma di tutti coloro che bussavano alla porta del convento. Una carità davvero strabiliante!
Ha guidato le monache del convento di Cascia dal 1920 fino al 1947. Poi cambiò convento e città. Soleva spesso dire:” Custodisco un tesoro” le consorelle credevano chissà cosa fosse, ma in realtà il suo tesoro era il cancro che aveva e che portò per tanti anni.
La Beata Madre Teresa Fasce voleva imitare Santa Rita
In che cosa si assomigliano la beata Madre Teresa Fasce con Santa Rita? Sicuramente ciò che le accomunava era la totale fiducia nella provvidenza di Dio. Entrambe spiccavano per la virtù dell’abbandono in Dio.
Il bollettino
La beata diede vita anche ad un bollettino nel 1923 chiamato; dalle api alle rose. Lo scopo principale era diffondere e far conoscere Santa Rita e il suo carisma. Grazie a questo periodico, la devozione a Santa Rita si diffuse davvero in maniera incontrollabile. La cosa forse più grande è quella di costruire una casa alle ragazze senza famiglia chiamate “Le Apette”. Molte mamme lasciavano le proprie bambine perchè non sapevano come darle da mangiare e la Beata Teresa Fasce le prende con sè senza pensarci due volte. Le consorelle disapprovavano perchè si chiedevano: Come le potremo mantenere visto che anche noi non abbiamo nulla? Ma la beata seppure senza un centesimo, le accoglieva con amore e la provvidenza arrivava ogni giorno. Alle apette non mancava mai nulla, soprattutto l’amore.
Anna Simoni era una di loro, un’apetta che si trovava nell’alveare, (chiamato così l’istituto che accoglieva queste bambine senza famiglia o con disagi familiari). Da apetta divenne poi educatrice.
I santi sono come i fiori, tanti, tantissimi, uno differente dall’altro sia di colore e sia di forma e profumo. Beata Teresa Fasce era un fiore dove tante apette hanno attinto la dolcezza dell’amore di Dio.
“Affidarsi alla Provvidenza non vuole dire stare fermi ad aspettare, ma pregare e agire”. (Beata Teresa Fasce)
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