Atto di fede di satana nel Vangelo
L’atto di fede più autentico
il demonio riconosce Gesù
L’atto di fede dell’indemoniato: “Io so chi sei tu: il santo di Dio”
Un giorno Gesù andò a predicare nella sinagoga di Cafarnao. Improvvisamente un uomo, posseduto da uno spirito immondo, cominciò a gridare: “Che c’entri con noi, Gesù Nazareno? Io so chi tu sei: il santo di Dio”! (Mc 1,21-24).
Il demonio riconosce immediatamente Gesù come figlio di Dio, come il vero e unico santo di Dio. E’ l’atto di fede assoluto, certo: io so chi tu sei. Una certezza. Una professione di fede che non fecero gli scribi e farisei, che pure avrebbero dovuto riconoscere il Messia dopo aver studiato a lungo le Scritture e vedendo i segni che faceva, ma una professione così autentica non la fecero nemmeno i discepoli e gli apostoli…
Vero è che Pietro confessò: “Tu sei il Cristo” (Mc 8,29), ma poi egli stesso traballò, fu rimproverato con le parole: “Lungi da me Satana”, rinnegò il suo maestro durante la Passione.
L’atto di fede più autentico, nel Vangelo, lo fa proprio lo spirito del male, Satana. Egli ha la certezza dell’evidenza: quell’uomo, Gesù Nazareno, è venuto a rovinare il regno di Satana perché è Dio; un uomo qualunque non potrebbe rovinare nulla, anzi al contrario potrebbe essere lui rovinato.
Che cosa manca, allora, ai demoni, che pur hanno chiara l’identità di Gesù Cristo più di tutti gli altri? La carità. E’ la carità che ci avvicina a Dio, perché Dio è amore, e Satana non la possiede. L’amore ci fa conoscere Dio, perché Dio è amore. Il comandamento dell’amore lo conosciamo bene: amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze, e il prossimo tuo come te stesso. L’uomo di fede invoca Dio e lo chiama nel proprio cuore, nella propria mente, nelle proprie forze, e di ciò pienamente ricco, ama il prossimo servendolo nella giustizia. Questo, i demoni non lo vogliono fare.
Il tisbita
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