Annalisa Colzi non ha mai abbinato Vasco Rossi e il diavolo
Vasco Rossi e il diavolo fanno audience
In tutta sincerità Vasco Rossi e il diavolo è un binomio che non mi sento di fare. Di Vasco Rossi ne ho sempre parlato poco e, se non ricordo male, su di lui ho scritto solo un articolo nel 2012. Di certo non ho mai abbinato Vasco Rossi e il diavolo.
Ne ho sempre parlato poco perché nel variegato panorama musicale lo ritengo tra i cantanti meno pericolosi. Anche se è vero che i messaggi che ha dato e continua a dare non sono tra i più splendidi.
In ogni caso di lui non mi sono mai occupata, a parte in quell’unico articolo del 2012. Ecco perché oggi mi sono meravigliata quando, nello scorrere le pagine internet mi sono imbattuta in un articolo squallido e falso.
Una giornalista da copia e incolla
“Eh… già” per dirla con il blasco. Ci sono giornaliste talmente prive di idee proprie che cercano di brillare scopiazzando qua e la dai siti e lo fanno, purtroppo, senza nemmeno guardare la data in cui l’articolo è stato pubblicato.
Così, tra una sghignazzata e l’altra, leggo su blasting news: “Nonostante tutto sia filato liscio (Modena Park), le polemiche arrivano inaspettatamente da parte di un blog cattolico La Fede Cattolica Cristiana dove il cantautore viene addirittura accusato di essere uno strumento di Satana. Ecco, testuali, le parole dell’autrice dell’articolo, Annalisa Colzi: “Vasco Rossi, il cantante italiano più amato e venerato da migliaia di giovani. Da tanti anni sulla cresta dell’onda, Vasco Rossi, nella canzone Siamo solo noi dice: “Siamo solo noi che andiamo a letto la mattina presto e ci svegliamo con il mal di testa (…) che non abbiamo vita regolare che non ci sappiamo limitare, siamo solo noi… quelli che poi muoiono presto quelli che però è lo stesso (…) che non abbiamo più niente da dire dobbiamo solo vomitare”. Il Blasco non teme di iniettare il veleno del non senso della vita, tanto lui, come ha detto in una delle sue ultime canzoni dal titolo Manifesto futurista della nuova umanità non ha più fede e quindi per lui “la cosa più semplice sarebbe quella di non essere mai nato”.
Signorina giornalista dove avrei parlato di Vasco Rossi e il diavolo?
Tutto molto interessante, direbbe Rovazzi, ma potrebbe dirmi la giornalista dove affermo che Vasco Rossi è uno strumento di Satana? Non è che è una proiezione della sua mente? A volte si elaborano dei pensieri che inconsapevolmente desideriamo.
Ammirabile signorina giornalista, non solo non ho mai abbinato Vasco Rossi con il diavolo ma lei non ha capito una emerita mazza del mio discorso che a dirla tutta è estremamente semplice. E per semplificarglielo ancora di più le copio e incollo anche il resto che avevo scritto su Vasco Rossi, così avrà le idee un pochino più chiare. Ok? Ecco qua: “…Ma Vasco non si ferma qui e con l’avvento di Fb ama esternare le più disparate opinioni ai suoi innumerevoli fan. Leggiamo cosa scrive a proposito degli incidenti causati dagli ubriachi al volante: “Non voglio qui sostenere che mettersi alla guida un po’ alticci sia una buona idea, ma solo cercare di riflettere meglio sulla questione…
Noi cerchiamo sempre una causa; abbiamo sempre bisogno di trovare una ragione: è una caratteristica prettamente umana! Ma, purtroppo, la verità è che spesso gli incidenti e le disgrazie non hanno nessun motivo razionale, sono parte costitutiva della vita, inclusi nel pacchetto dell’esistenza: accadono e basta! Ostinarsi a cercare una causa, un motivo, una ragione…e, diciamolo pure: un colpevole da punire…!. (…) Non voglio assolutamente offendere la sensibilità e i sentimenti di tutti coloro che hanno avuto un parente coinvolto in un incidente stradale mortale: sono traumi e sofferenze di fronte alle quali non esistono giustificazioni o spiegazioni che valgano o che significhino qualcosa! Ciò nonostante la questione è complessa, e deve essere affrontata punto per punto in modo razionale… Pensata e ri-pensata!”. Mi piacerebbe sapere cosa c’è da riflettere su un incidente mortale causato da un ubriaco che si mette al volante?!? Ma oggi il mondo va’ così: se sei famoso puoi dire tutto quello che vuoi, tanto sarai osannato, ascoltato, imitato”.
Adesso capisce qualcosa di più? E non dimentichi che l’articolo era del 2012 e non del dopo Modena Park.
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