Anche i dolori possono nascondere un disegno della Provvidenza
I dolori sono per noi qualcosa di negativo, che appesantiscono la nostra vita, che la rendono triste e spesse volte odiata. Questa è la visione concreta del dolore, ma come dice Papa Francesco, anche i dolori possono nascondere un disegno della provvidenza divina.
Non dimentichiamo infatti che Gesù volutamente è nato povero, anzi più povero dei poveri: in una mangiatia! E’ morto su una croce, nudo con una morte da malfattore! I dolori nella vita di Gesù di certo non sono mancati, soprattutto la sua passione così cruenta; eppure è il figlio di Dio.
Allora se Dio ha permesso che il proprio Figlio unigenito patisse in quel modo, vuol dire che i dolori fanno parte di un mistero della provvidenza divina.
Ecco cosa ci dice Papa Francesco riguardo alla sofferenza e al dolore che spesso senza nemmeno saperlo fanno parte del progetto divino, per uno scopo più grande, e sempre per il nostro bene:
Anche a noi tante volte accadono cose brutte ma che possono nascondere un fine diverso, per questo non dobbiamo lasciarci prendere dalla tristezza ma avere una visione più ampia. “Proprio davanti ad alcune circostanze della vita, che ci appaiono inizialmente drammatiche, si nasconde una Provvidenza che con il tempo prende forma e illumina di significato anche il dolore che ci ha colpiti.”
Anche per i due promessi sposi Maria e Giuseppe, sembra che tutto debba andare diversamente da come avevano certamente immaginato, accade a tutti. E’ bello poi come il Pontefice prendendo spunto dalla coppia santa e casta. trova spazio per creare un confronto, un conforto, un incoraggiamento per i fidanzati dicendo: “la prima fase è sempre segnata da un certo incanto, che ci fa vivere immersi in un immaginario che spesso non corrisponde alla realtà dei fatti. Ma proprio quando l’innamoramento con le sue aspettative sembra finire, lì può cominciare l’amore vero. Amare infatti non è pretendere che l’altro o la vita corrisponda alla nostra immaginazione; significa piuttosto scegliere in piena libertà di prendersi la responsabilità della vita così come ci si offre.” Quindi vivendo anche il dolore, le sofferenze che verranno, i sacrifici che insieme dovranno essere affrontati.
Coraggio il soffrire passa, l’aver sofferto rimane, diceva la Serva di Dio Santina Campana che nella sua breve vita ha sofferto dolori acerbi, non solo fisici ma anche morali. La vita di quest’anima però per quanto sia stata dura, è stata sempre vissuta con il sorriso sulle labbra. Leggendo il libro della sua storia, possiamo davvero trarre una forza che solo dall’alto può venire. Dio non vuole che soffriamo, ma il dolore fa parte di questa vita, e perché ci ama, fa in modo che la croce diventi vessillo di gloria e santità.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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