L’ammalato vero non è quello che sta morendo
Quanti ammalati vediamo nelle corsie degli ospedali! Un fiume di gente in attesa per essere visitate. Il mondo di oggi vede l’ammalato come un condannato, come uno che deve pagare i suoi peccati, o come un castigato da Dio. Quanti facciamo la faccia di compassione, pensando agli ammalati di cancro che sono condannati a morte. Che stolti che siamo! Pensiamo che essi siano i veri ammalati, senza pensare che ognuno di noi molto probabilmente sta già morendo dentro… perchè ha una malattia peggio del cancro, si chiama: Peccato mortale!
Ecco i sintomi e la cura di un ammalato spirituale
I sintomi di chi è ammalato nell’anima sono due, inconfondibili: Mancanza di pace e di gioia. Chi è ammalato nell’anima può nascondere la sua sofferenza con un continuo sorriso; ma la sofferenza c’è! Senza pace non c’è gioia e senza gioia non si è felici. L’ammalato che soffre di questa malattia spirituale è continuamente esposto a tentazioni di suicidio, di disperazione. Tentazioni che man mano lo portano a bruciare ogni emozione bella, ogni sentimento buono. Non esistono medicine che i dottori possono prescrivere…Per poter guarire, bisogna purificarsi, liberarsi, pentirsi.
Come? Con il sacramento della confessione. Altro che visita medica! Quella è come una tenaglia che spezza le catene della nostra schiavitù.
Però affinché faccia effetto, c’è bisogno della propria volontà di voler guarire veramente e di pentirsi di tutti i mali commessi. Il sacerdote quindi nella confessione, ci libererà….fatto ciò dobbiamo ricorrere alla medicina quotidiana. C’è chi prende ogni giorno la pillola per il diabete, per la pressione ecc ecc. Noi dobbiamo prendere pillole di preghiere…cioè pregare ogni giorno affinché possiamo mantenerci in salute e prevenire le cadute. Ma oltre a questo, dobbiamo assumere la medicina più importante: Gesù Eucaristia. E’ una vera vitamina, un vaccino che rafforzerà le nostre difese immunitarie.
La malattia fisica ci santifica
Ogni ammalato di qualsiasi malattia fisica, in realtà ha un tesoro tra le mani. La sofferenza ci accomuna a Cristo perché non dimentichiamo che siamo stati redenti con la croce. Se soffriamo con amore e accettazione…stiamo purificando la nostra anima e glorificando Dio allo stesso tempo. La malattia fisica ci santifica. Il dolore viene sopportato con amore perché abbiamo pace nel cuore e nell’anima e allo stesso tempo abbiamo gioia, perché quella gioia non dipende da una cosa fisica e materiale che subisce il dolore, ma dipende dallo spirito che non soffre, ma si eleva.
La malattia dell’anima ci uccide
Un ammalato nello spirito, si spegne man mano, e muore dentro ogni giorno che passa. Bruciato, consumato dall’odio, dal rancore, dalla gelosia…Può avere qualsiasi piacere di questo mondo ma i sentimenti malvagi lo divorano. Così anche il ricco, che potrebbe anche possedere il mondo intero, ma in realtà più possiede e più si sente povero. L’avarizia, la cupidigia… quanti sentimenti, quanti mali che portano alla morte come il cancro.
Guardate bene: entrambe sono malattie, eppure una santifica portandoci alla gioia eterna, e un’altra uccide, portandoci alla morte eterna.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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