Amante del Crocifisso
Quando vediamo il crocifisso proviamo spesse volte sgomento e paura e per tale motivo, evitiamo di riversare il nostro sguardo su di Lui perché ci spaventa. Eppure ci sono stati santi che hanno amato il crocifisso, lo hanno contemplato. Uno di questi è San Giovanni della Croce, conosciuto per le eroiche tribolazioni sopportate e per le numerose opere mistiche scritte, dove egli si erge quale vero maestro di vita spirituale con la sua dottrina sulla “notte oscura”.
La sua malattia
Tutto ciò che il Santo insegnava fu da egli stesso praticato fedelmente lungo tutto il corso della sua vita. E anche alle soglie dell’eternità, si dimostrò esemplare nel suo amore alla sofferenza per amore del Cristo. A 49 anni si ammalò gravemente: nel collo del piede gli si aprì una piaga tumorale che non si riusciva a curare. San Giovanni visse la sua malattia nel desiderio di diventare sempre più simile al suo Signore Crocifisso. L’immedesimazione era così piena che egli arrivava a commuoversi, durante le medicazioni, nel guardare il suo povero piede piagato, perché gli sembrava di vedere quello trafitto di Cristo.
Intanto la morte si avvicinava
Nella tarda sera del 13 dicembre 1591, quando i confratelli riuniti attorno al suo letto iniziarono le preghiere per gli agonizzanti, il Santo chiese che le interrompessero e disse: «Non ho bisogno di questo. Leggetemi qualcosa del Cantico dei Cantici». E mentre quei versetti d’amore risuonavano nella cella del morente, egli, come incantato, sospirò: «Che perle preziose!». Poi sentì suonare le campane di mezzanotte e disse: «Vado a cantare il Mattutino in Cielo».
I santi per noi comuni mortali possono sembrare strani, a volte anche masochisti; ma in realtà ad essere strani e stolti, siamo noi che ci ribelliamo alla croce, che scappiamo da essa e tentiamo di rigettarla sulle spalle di qualcun altro. San Pio da Pietrelcina diceva:
Non altro desidero: o morire o amare Dio: o la morte, o l’amore; giacché la vita senza quest’amore è peggiore della morte: per me sarebbe più insostenibile di quella presente”. San Pio da Pietrelcina
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