Alessandro Cecchi Paone è un massone
Cecchi Paone massone e anticlericale
Cecchi Paone, girovaga all’interno dei programmi televisivi per propagandare la sua fede. Eh sì, cari amici, il Cecchi Paone massone, vorrebbe minare le basi del cattolicesimo facendo passare le sue idee illuministe al popolo mediatico. D’altra parte la massoneria ha esteso i suoi tralci all’inverosimile ma, nonostante la loro vittoria umana (vera o apparente) si ritroveranno con un bel mucchio di mosche in mano nel momento in cui il loro maestro e signore Lucifero chiederà conto della loro anima.
La massoneria, ispirata al deismo e al razionalismo è a suo modo religiosa. Ammette l’esistenza di un grande architetto dell’universo, che ogni adepto all’interno dell’ordine può chiamare con il nome che desidera, essendo unico il costruttore di tutta la realtà esistente nell’universo, sempre in fase di costruzione e alla cui ultimazione sono impegnati i massoni.
I massoni si aiutano a vicenda per proprio tornaconto
Ogni associazione segreta, che fa capo all’ordine massonico, è improntata all’aiuto reciproco e alla collaborazione fra gli appartenenti al gruppo. L’organismo massonico si propone di estendere il dominio nel campo economico, politico, militare, religioso, al fine di convogliare la realtà esistente sotto un unico governo mondiale, ottenuto o per consenso o per conquista.
Per i frammassoni, liberi pensatori, parte di questa realtà è anche Satana: dunque non si può rifiutarlo; anzi, l’adorazione dovuta all’architetto va estesa all’intera sua creazione, quindi anche a Satana, creatura che partecipa della realtà universale.
Quindi, a ben vedere, anche l’amico Cecchi Paone massone adora qualcuno, altro che ateo come si professa.
Come si riconoscono i massoni fra di loro
Chiunque venisse invitato a far parte della famiglia massonica, per iniziarlo a quella vita, è sottoposto a un severo tirocinio di tre anni, durante il quale riceve i tre gradi: di apprendista, poi di compagno d’arte, e infine di maestro della loggia.
I fratelli massoni, tra di loro, si danno a conoscere nella stretta di mano: col pollice destro, chi saluta e vuol sapere batte sul dorso del pollice dell’amico tre lievi colpi consecutivi: se l’altro ha capito risponde, con altrettanti, subito o alla seguente stretta di mano; diversamente, il tribattente capisce che l’altro non è della famiglia.
Con il Cecchi Paone massone non importa fare la prova della stretta di mano poiché lui stesso ha ammesso, nel 2011, che non ha solo ammirazione verso la loggia di Palazzo Giustiniani, ma che vi appartiene sia per tradizione familiare, che per convinzione.
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