Al giudizio particolare quanto peseranno i peccati?
Non ci pensiamo mai, eppure al giudizio particolare, dovremo dar conto dei nostri peccati. Chi li peserà? La giustizia divina. Per chi non sapesse cosa sia il giudizio particolare, vi rimando a questo articolo che vi spiega tutto.
Molti di noi continuiamo ad andare a messa, pregare quando c’è tempo e voglia, e a fare i propri interessi ( peccato non quelli per la propria anima). C’è qualcuno poi più pio, che prima di dormire fa un segno di croce. Eggià questo siamo oggi noi cristiani. Riduciamo all’osso la preghiera e il rapporto con Dio ed è normale a non pensare al nostro futuro giudizio particolare che avremo dinanzi a Dio.
Tutti noi ne abbiamo fatti e mi auguro che non li commettiamo più, i peccati mortali. Essi appunto si chiamano così perché se moriamo con il peso di questo genere di peccato sulla coscienza, il giudizio particolare sarà il più tremendo. Quindi corriamo subito a confessarci per metterci di nuovo in gareggiata e correre verso l’amore di Dio.
Però tra le tante cose ci chiediamo: e i peccati mortali e veniali confessati? Verranno citati durante il Giudizio Particolare che avrò dinanzi a Dio? Bella domanda! Sembra banale ma in realtà non lo è affatto.
I Peccati confessati, se hanno avuto la giusta contrizione, il desiderio di non commetterli più, la volontà di non caderci di nuovo; la risposta è “DIO NON LI MENZIONERA’ NEMMENO” per Lui sono cancellati, con il Suo stesso sangue divino.
Ma andiamo più nel particolare
Dio potrebbe abbandonarci al nostro destino, invece è sempre lì pronto a perdonarci. Quindi a questo discorso bisogna fare una premessa: NON E’ DIO CHE CI CONDANNA. Siamo noi a condannarci!
Ecco perchè durante la nostra vita, in continuazione ci da spunti di conversione, noi non lo vediamo e spesso nemmeno diamo peso alle occasioni che si presentano per poterci convertire. Le sprechiamo, le buttiamo, le rifiutiamo. Perché è più facile peccare, gustare il piacere del momento, anziché il dolore della rinunzia. Quindi il giudizio particolare lo facciamo noi. Dio è solo Giustizia perfetta, gli ingiusti siamo noi.
Come dice il Salmo: “Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia” (Sal 103,3-4). Pertanto le nostre colpe il Signore le perdona tutte, senza eccezione.
Nella Sacra Scrittura si legge anche questo: “Tu hai preservato la mia vita dalla fossa della distruzione, perché ti sei gettato dietro le spalle tutti i miei peccati” (Is 38,17). Il problema sta nel fatto che noi non ci perdoniamo, e continuiamo a vivere come se dopo questa vita tutto finisse.
Va ricordato invece che un giorno avremo dinanzi non un Dio misericordioso ma un Dio giusto che non transige, bisogna essere puri come gli angeli per poter entrare in paradiso. Ognuno di noi vedrà il reale stato della propria anima davanti alla santità di Dio.
Se siamo meritevoli del Paradiso ci accorgeremo che nonostante il grande cammino compiuto con la grazia del Signore sono rimaste in noi tante zone d’ombra, tante cattive inclinazioni.
È difficile infatti pervenire ad uno stato di perfetta purificazione ma con l’aiuto di Dio, con la nostra volontà, potremo un giorno arrivare dinanzi al Signore con un cuore puro, proprio come i santi, perché siamo chiamati ad essere santi, tutti, nessuno escluso.
C’è da dire, che sulla terra siamo sempre a rischio, quindi attenzione. C’è la categorie di persone che si sentono già arrivati solo perché riescono a fare penitenza a pane e acqua! Persone così, corrono il rischio di sentirsi sante.
Ecco perché dobbiamo sempre umiliarci dinanzi a Dio. Dobbiamo continuamente contristarci dinanzi a Lui che è l’Unico Santo. Noi siamo servi inutili! C’è da dire infine che nel momento del giudizio particolare i nostri peccati risulteranno vivi e riconoscibili facilmente, avremo tutto chiaro e diremo: ALTRO CHE SANTO!
Siamo pieni di imperfezioni e ancora più o meno contaminati dal peccato originale, dall’accumulo delle colpe successive e specialmente dai peccati personali i quali, per quanto lievi, hanno contaminato e danneggiato l’anima.
Allora capiremo da noi stessi di aver bisogno di un’ulteriore purificazione che ci può essere data solo dalla misericordia del Signore. Questa misericordia si chiama purgatorio, dove purificheremo la nostra anima per essere perfetti e santi e degni di entrare in paradiso.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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