Ad Arezzo wave la musica del diavolo
Tante mamme gettano i loro figli
in pasto a cantanti satanici
Perchè non riusciamo a chiamare la realtà con il proprio nome? Perchè non chiamiamo musica del diavolo quella sorta di lavaggio del cervello che vuole condurre i nostri figli in balia dell’alcool, delle droghe, del sesso facile e di ogni tipo di aberrazione?
E’ con grande soddisfazione che ho letto le parole del padre domenicano Giovanni Serrotti. Finalmente un sacerdote che ha il coraggio di dire la verità senza mezzi termini.
una manifestazione che nel 2006 vide la morte di un giovane di appena 18 anni
Domenica, durante l’omelia svoltasi nel Santuario di Santa Maria a Bibbiena, il sacerdote ha tuonato contro la manifestazione Arezzo Wawe. Una manifestazione che nel 2006 vide la morte di un giovane di appena 18 anni all’interno del campeggio attiguo al luogo della manifestazione. In questo campeggio, durante la manifestazione, si spaccia droga in pieno giorno e in tutti i posti, basta guardare questo video per rendersene conto https://myspace.com/144692985/video/le-iene-festival-arezzo-wave/55112799
è reperibile veramente tutto
Ma anche qualche forum presente in internet può venirci incontro, leggiamo cosa scrivevano alcuni ragazzi dopo la morte del ragazzo di cui ho parlato sopra.
cmq ad arewzzo wave , lo sapete, è reperibile veramente tutto…e il fatto che ci sia gente che lo vende vuol dire che c’è molta gente che lo richiede….
il rock è per la maggior parte musica del diavolo
Ma torniamo al sacerdote che dal pulpito non ha tuonato contro le droghe ma contro la musica rock. Sentiamo il racconto di una fedele
Ha detto che si stupiva di come ad Arezzo Wave le mamme raccogliessero gli autografi dei loro bambini per le star del rock, quando il rock è per la maggior parte musica del diavolo. Ha aggiunto che Valenti, l’organizzatore del festival, è uno dei responsabili della diffusione della musica satanica.
Bravo padre Giovanni, finalmente un sacerdote con del coraggio, che approvo in pieno.
io sarei colui che diffonde il rock del diavolo, ma vogliamo scherzare?
Ma sentiamo la risposta sdegnata di Valenti
Per correttezza ho telefonato in curia e non mi pare proprio che da parte della diocesi ci sia la minima condivisione di quanto dice Serrotti. Sono rattristato. Ho figli anch’io. Io sarei colui che diffonde il rock del diavolo, ma vogliamo scherzare?
E così il signor Valenti non diffonde musica del diavolo, vero? Ok, allora vediamo che tipo di musica diffonde e così riusciremo anche a capire l’ingenuità di tante mamme che gettano i loro figli in pasto a cantanti senza scrupoli.
Uno dei cantanti invitati da Valenti si chiama Emis Killa e insieme a J-Ax canta la canzone “A cena dai tuoi” (non quella che canta ad Arezzo Wave) di cui vi invito a visionare il video fino in fondo https://www.youtube.com/watch?v=Dq9IAzMFyzg. Vedrete una bustina di cocaina, un vibratore e un Emis Killa che alla fine della serata, grazie alla droga sciolta nella caraffa del vino, si porta a letto mamma e figlia. (Così ho capito io se poi voi avete un’altra versione scrivetemela pure).
Un altro bel testo che canta si intitola: “Lettera dall’inferno” dove si evince che il diavolo è stato meglio di Dio per Emis Killa.
E se non vi basta, direi di visionare anche questo video ascoltando bene ciò che canta https://www.youtube.com/watch?v=8-vDcvm-Ays
C’è poi il gruppo rivelazione del 1° maggio 2013, coloro che durante la manifestazione davanti a San Giovanni in Laterano, si esibirono in modo irriverente nei confronti della fede facendo la parodia della Consacrazione dell’Eucaristia con un preservativo in mano come se fosse l’Ostia. Ed infine, con tutto il cattivo gusto possibile, il cantante si denudò.
Che dire? Musica del diavolo? Certo, tutto ciò che istiga ai cattivi costumi, all’utilizzo della droga, dell’alcool ecc… proviene da una fonte sola: Satana e la stupidità umana.
Annalisa Colzi
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