ACHILLE LAURO INSIGNIFICANTE PEDINA DELLO STAR SYSTEM
Ma poi mi chiedo… chi sarà lo sponsor ufficiale di Achille Lauro? Il famoso sponsor dietro le quinte che cerca di far diventare famoso, senza riuscirvi, Achille Lauro? Fiorello? Raffaella Carrà? Stefano Coletta, direttore di Rai 1? Mistero! In ogni caso tutti e tre, chi in un modo e chi in un altro stanno cercando di farlo emergere attraverso performance discutibili.
Purtroppo Achille Lauro non ha una bella voce, non ha una bella personalità e, nonostante faccia di tutto per essere provocatorio, risulta solo un patetico ragazzotto che cerca di imitare il grande Renato Zero. Ma Renato Zero con i suoi lustrini mai volgari sapeva stare sul palco, cantava e ancora canta canzoni che esaltano la vita e, soprattutto, ha una voce unica, profonda, mai noiosa.
Achille Lauro è stato messo sulla scena per provocare i cattolici? Per prendere in giro Cristo, la Madonna e i dogmi della Chiesa Cattolica? Può darsi. È stato messo lì per dividere gli stessi cattolici? Può darsi. È stato messo lì per cambiare il nostro modo di pensare? Può darsi. Di fatto nella quarta puntata, Lauro e Fiorello hanno proposto la più brutta performance che famiglie davanti alla tv potevano vedere.
Già, perché certe provocazioni blasfeme vengono viste dalle famiglie avendo lo stesso festival questa funzione. Almeno l’aveva fino a diversi anni fa, poi tutto è crollato e il festival adesso viene utilizzato per mandare un certo tipo di messaggio; messaggio che entra nelle case, nelle teste e nei cuori attraverso gag, monologhi e cantanti.
Proporre personaggi ambigui come Achille Lauro è, non solo diseducativo, ma anche l’esaltazione del niente più totale. Tolta la blasfemia rimane il nulla.
Credo che sia interessante leggere queste frasi scritte nel suo profilo facebook che spiegano le sue performance sanremesi: «Ogni genere rappresenta un’epoca, un modo di vivere e di pensare: un momento di rottura e di cambiamento. La musica ancora oggi ne è il motore.
Ha cambiato il modo di pensare, di vestire, di ballare, di interpretare la realtà e di esprimersi.
Ha legittimato la ribellione, la libertà e ha aperto le porte all’individualità.
Le mie benedizioni sono in realtà un invito a vivere la vita con il senso che ognuno desidera. Realizzare i propri sogni, nella totale libertà».
Queste parole svelano il progetto che da anni viene mandato avanti da forze occulte affinché attraverso la musica venga fatto il lavaggio del cervello a giovani e meno giovani.
Achille Lauro, su cui avevo già scritto questo articolo che potete leggere qui, è una delle tante pedine scelte per sovvertire i costumi e i pensieri.
Su Fiorello e sui Måneskin, vincitori del festival, non spendo neppure una parola, mi ripeterei poiché non vi è niente di nuovo sotto il sole se non la solita fritta e rifritta metodologia, quella dello scandalo brutto e spesso blasfemo.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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