gli abortisti della Planned Parenthood le hanno detto: “se il bambino nasce vivo, dovremo rompergli il collo”
Abortisti……Planned Parenthood!!!
E’ emerso un altro testimone oculare che suggerisce che la Planned Parenthood (Pianificazione delle Nascite) è coinvolta nell’infanticidio (abortisti).
Secondo la testimonianza video di una donna che si è rivolta alla Planned Parenthood, un dottore ha ammesso che i bambini nati vivi vengono uccisi per completare un aborto.
La donna è andata, all’inizio dell’anno, alla Planned Parenthood per un aborto tardivo (late-term abortion) di due giorni.
Era di poco più di 22 settimane.
E’ stata informata su come abortire dai consulenti (sidewalk counselors) Pro-Life Action Ministries.
Il primo passo nel suo aborto tardivo, era iniettare al bambino la digossina attraverso il pancione.
La digossina è una forte medicina cardiaca che uccide i bambini più del 90% delle volte.
La donna testimonia di aver ricevuto l’iniezione e di esser stata dimessa.
Ma dopo aver letto le informazioni pro-life che le eran state fornite fuori dalla clinica abortista, ha iniziato a ripensarci.
Il giorno dopo, ha chiesto un ultrasuono prima di completare l’aborto di due giorni, il quale ha rivelato che la digossina non aveva funzionato.
Il suo bambino era vivo e stava bene.
Titubante, ha chiesto agli abortisti: “se doveste tirarlo fuori ora, mentre è ancora vivo, mentre la sua frequenza cardiaca è ancora funzionante, cosa fareste?”.
Gli abortisti hanno esitato, si son guardati l’un l’altro e, uno di loro, ha poi ammesso: “non lo diciamo alle donne questo, e molte donne nemmeno la pongono questa domanda, ma se dovessimo procedere con l’aborto e il bambino uscisse vivo e reattivo, è estremamente probabile che avremmo spezzato il collo al bambino”.
La madre ha allora deciso di tenere il suo bambino, di farlo nascere.
Ha detto agli abortisti di rimuovere i dilatatori così da poter tornare a casa, ma loro hanno iniziato a far pressione su di lei affinchè procedesse con l’aborto. “Più gli dicevo di no, più tentavano di convincermi”, ha spiegato.
Come un venditore che fa pressione finchè non compri…. E’ così che mi son sentita, come se provassero a vendermi questo aborto”. Alla fine, la donna è stata rilasciata ed è tornata a casa.
Ha partorito a pieno termine il suo bambino ed è sano.
Ma le domande restano in merito alle pratiche della Planned Parenthood.
A causa della natura privata dell’aborto, nessuno sa quanto sia diffuso l’infanticidio in questa settore.
La legge chiaramente afferma che devono esser prese “tutte le misure del caso” nell’ambito dei bambini destinati all’aborto ma nati vivi per “preservare la vita e la salute” del bambino.
Ciò nonostante, come la donna ha sentito e riferito: “questo non lo diciamo alle donne”.
Tali violazioni della Born Alive Infants Protection Act del Minnesota, non sono ovviamente riportate dalla più grande e lucrativa catena abortista della nazione.
I pro-vita chiedono risposte: “la Planned Parenthood del Minnesota deve essere indagata”, afferma il direttore esecutivo della Pro-Life Action Ministries.
“Quante altre leggi sono, molto probabilmente, disposti a violare? Non ne abbiamo idea, perché non ci sono ispezioni, nessuna disciplina di controllo e nessuna indagine quando queste sgradevoli realtà vengono alla luce”.
Il Centro Per Il Progresso Medico (CMP) ha recentemente rilasciato un filmato fatto sotto copertura che mostra come un abortista della Planned Parenthood dell’Arizona uccide i bambini nati vivi dopo che la digossina fallisce.
“La chiave è fare attenzione a chi c’è nella stanza”, ha confidato l’abortista.
PER ESSER CHIARI:
Sidewalk Counselors: conosciuti anche come “Sidewalk Interference”, è una forma di attivismo anti-aborto svolto fuori dalle cliniche abortive. Gli attivisti cercano di comunicare con coloro che entrano nella clinica o con i passanti, nel tentativo di persuaderli dall’abortire o di fargli riconsiderare la loro posizione sulla moralità dell’aborto. Tentano di istaurare una conversazione, distribuendo volantini e/o fornendo indicazioni utili.
Late-Term Abortion: l’aborto tardivo viene effettuato dopo le 20 settimane di gravidanza.
fonte: LifeSiteNews
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