A volte la noia persiste nell’anima
Dobbiamo essere consapevoli che la strada è lunga e non sempre in discesa o in pianura, ma spesse volte più che camminare, bisogna scalare, d’altra parte diciamo: “Padre nostro che sei nei cieli”. La vetta di Dio è tanto alta e quindi le salite sono tante. Pregare dunque con fervore, compiere un’azione d’amore con forte slancio, non ci è sempre consentito: dobbiamo fare i conti con la noia.
La noia o detta anche l’aridità spirituale, è una di quelle salite, questa persiste nell’anima e ci porta a pregare poco e male. Spesso mi dicono: ma se ho noia io prego malissimo, quindi a che serve? Meglio non pregare. La risposta che io do è questa: quando siamo nauseati, non mangiamo? Va bene, si non mangiamo. Ma se la nausea dura un mese, cosa facciamo? Ci sforziamo a mangiare. Il cibo seppure ingerito per forza, senza voglia, rimane cibo che nutre. Così è la preghiera.
La consolazione, il piacere di pregare, non è quello che ci da meriti dinanzi a Dio. Ciò che ci farà crescere è la nostra volontà di pregare, nonostante la noia ci attanaglia, ci butta giù, ci costringe a dar maggiore sforzo. Ciò che fa progredire la nostra anima, è la perseveranza nella preghiera. Pregare sempre e comunque. Non importa se proviamo noia, non importa se proviamo piacere. Un cibo da vitamine, fibre, proteine, e non perchè è dolce, salato o amaro.
Molti confondono poi il fervore con il piacere di pregare. Il fervore dipende proprio da noi. Se ci sforziamo, se cerchiamo in tutti i modi di pregare bene, il fervore prima o poi ritorna ad accendersi. Se il fuoco non viene alimentato con un combustibile, esso si spegne. Dobbiamo quindi giorno dopo giorno sforzarci a pregare BENE.
Sono sempre più convinto che proprio durante la noia, l’aridità spirituale, la nostra preghiera assume un valore maggiore. In quel momento potremmo fare altro, ciò che magari in quell’istante ci fa piacere, quest’azione appagherebbe solo la nostra noia, e la nostra pigrizia; invece no, dobbiamo pregare proprio quando non abbiamo voglia, recitare il rosario ad esempio. Molti promettono a Maria di recitare una corona al giorno ma poi presi dalla noia, non lo fanno più. GRAVISSIMO ERRORE CHE CI COSTERA’ LA SALUTE DELL’ANIMA.
Quante volte mi capita di dire: o mamma mia devo ancora recitare il rosario…. eppure amo tantissimo questa preghiera ma nel momento che la recito, mi viene tanta noia. Sono prove! Prove che aiutano a crescere, e in quel momento, la preghiera ci da l’opportunità di mostrare fedeltà a Dio.
Bisogna pregare, pregare e pregare e non per quantità ma qualità. Ci sono persone che dicono: Esistono preghiere potenti e preghiere meno potenti? La potenza sta nella nostra fede.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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