Gesù è la vite, noi siamo i tralci
Dimentichiamo spesso che noi siamo solo i tralci e la vite è Gesù. Questo aspetto è importante per ogni cristiano, affinché tenga sempre presente che Gesù è il motore che ci tiene accesi, vivi, forti, che ci dona la vita, che ci dà la capacità di amare, di esercitare le virtù cristiane.
Legame vitale con Gesù
Papa Francesco spesso ci ha richiamato spesso noi fedeli a focalizzare l’attenzione sul legame vitale con Gesù Cristo. Nei suoi discorsi, il Pontefice ha tante volte enfatizzato il concetto di permanenza in Cristo come fondamentale per la vita spirituale e la fecondità dei credenti.
Il Papa a volte citando le parole di Gesù nell’ultima cena, in cui il Salvatore esorta i suoi discepoli a rimanere in Lui, paragona tale unione alla relazione tra tralci e vite. Questa metafora biblica, nota al popolo già dai tempi antichi, richiama l’immagine della vigna curata da Dio, in cui il legame con Dio produce frutti di amore e giustizia. Tuttavia, Papa Francesco ha anche messo in guardia dal pericolo di spezzare questo legame, poiché ciò potrebbe portare all’aridità spirituale e alla mancanza di fruttuosità nella vita dei credenti.
Essere legati al Signore
Chi si slega da questo legame d’amore con Dio, non produce frutti, quindi è un tralcio secco che và rimosso, o che il vento spezzerà e cadrà. Gesù è la linfa vitale che ci tiene vivi, in tutti i sensi:
- Nel Corpo
- Nel Cuore
- Nell’anima
Essere legati a Cristo, quindi significa oggi, essere legati a Lui attraverso la Chiesa che ci offre i sacramenti, mezzi per poter mantenere stretto e forte questo legame fondamentale. Chi quindi si distacca dalla Chiesa, non può essere tralcio vivo che porta frutti.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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