Sapevate che la Francia ha più di 500 santuari di origine miracolistica?
La Francia è una nazione mariana, o almeno lo era, visto le tante leggi che si stanno approvando contro la morale cristiana, oggi si può mettere in dubbio quanto ho affermato. Una delle ultime è proprio quella sull’aborto.
Ma ritornando al passato, bisogna dire che la Francia è stata la terra prediletta di Maria. Infatti ha più di 500 santuari dedicati a eventi miracolistici come apparizioni mariane.
Anche i re di Francia consacravano il loro Regno a Maria
“Prendendo la Santissima e Gloriosissima Vergine Maria come speciale protettrice del nostro Regno, le consacriamo la Nostra persona, il Nostro Stato, la Nostra Corona e i Nostri sudditi”: con questo voto solenne del 1638 (estratto), Luigi XIII consacrò il regno alla Vergine Maria, dichiarando la festa di Maria nella sua Assunzione festa nazionale in Francia, e chiedendo che il 15 agosto venisse celebrato solennemente in ogni parrocchia del regno.
Anche Papa Urbano riconobbe che la Madonna aveva prescelto la Francia
“Regnum Galliae, regnum Mariae: il regno di Francia è il regno di Maria”, dichiarò Papa Urbano II (1088-1099). Le apparizioni a Île-Bouchard, Boulogne, Pontmain e molti altri luoghi nella storia della Francia confermano questa affermazione.
Ma poi accadde qualcosa
Dopo due secoli di disorientamento rivoluzionario, i cattolici in Francia, compresi i più ferventi, “non sanno più dove vivono!” Il ricercatore francese Stanislas-Xavier Guerbet ha compilato una mappa di santuari mariani, siti delle apparizioni, abbazie e altri luoghi santi legati alla Vergine Maria in Francia e Belgio. “La maggior parte di noi”, nota, “non conosce la ricchezza lasciataci dai nostri antenati a due passi da dove viviamo, soprattutto relativamente alle 500 Vergini miracolose che caratterizzano il nostro territorio: 500 ‘piccole Lourdes’ in cui la nostra Madre Celeste si è effusa dalla sua epoca e per 2.000 anni, ben prima di Lourdes (1858) e dell’invenzione della ferrovia con i milioni di pazienti trasportati lì da allora”.
Scopri di più da Annalisa Colzi
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.