Dove si trova il diavolo?
La domanda: “Dove si trova il diavolo?” Sembra un pò scontata e forse anche banale, se ci fermiamo alla domanda stessa. Ma in realtà il demonio non si trova solo all’inferno. A questa domanda ci dà una risposta il Santo Taumaturgico, Antonio di Padova.
Il santo famoso santo portoghese, ci ha lasciato una potente preghiera di liberazione contro l’azione di Satana, che pochi conoscono e soprattutto che recitano.
Sant’Antonio di Padova ha avuto numerosissime esperienze diaboliche, ma non solo fatte di tentazioni ma di vere vessazioni, come per esempio le ebbe San Pio da Pietrelcina. Spesso gli assalti satanici diventavano anche molto violenti. In base a questa esperienza, Antonio di Padova è capace di poterci dare la risposta giusta alla domanda: “Dove si trova il diavolo?”
Il segno di croce indelebile
Il santo già prima di diventare francescano, veniva spesso disturbato dalla presenza del maligno durante la preghiera, lo scaccia tracciando un segno di croce che rimane inciso sul marmo del pavimento. Dove si trova il diavolo? In mezzo a noi, a sedurci, a tentarci, a disturbarci, a impaurirci…
Il demonio è come un cane rabbioso
Sant’Antonio nel suo ministero, intuì sempre perfettamente, senza mai dare importanza, ai segni dell’azione del diavolo. Era forse sottilmente presente già nella troppo rumorosa abbazia di Lisbona, e certo terribilmente attivo nel tiranno Ezzelino da Romano, apostrofato dal Santo come “cane rabbioso” spargitore di sangue innocente; nell’avaro con il cuore rinchiuso nello scrigno del denaro; nel peccatore della gola serrata perché non confessi al sacerdote le sue colpe e si converta; addirittura in certi pastori di Chiesa che pascolano solo se stessi!
Dove si trova il diavolo?
Sant’Antonio quindi sapeva bene che satana non era all’inferno ma in mezzo agli uomini. Fino a che durerà questa vita, ci sarà l’azione del maligno per portare al fallimento i progetti divini. Come il santo di Padova, anche noi dobbiamo lottare, dobbiamo resistere ai suoi attacchi, affinché possa ogni sua zione malvagia, perire insieme a lui nel fuoco eterno.
Come agisce il diavolo
Il santo di Padova ci da delle dritte su come il demonio agisce e descrive bene come compie cose che in noi influiscono fortemente. Non bisogna mai dimenticare che è uno spirito potente e sa come fregarci, sa come influenzare i nostri penseri e quindi ingananrci. Le armi principali che il demonio usa sono:
- Seduzione
- Inganno
- Intimidazione
Seduzione
La seduzione la usa principalmente per le anime fragili, quelle che si preoccupano poco per la salute dell’anima, le seduce facendo leva sulle loro debolezze, sui loro vizi, sui loro peccati preferiti. Mostra tanta attrazione per farli cadere. Ovviamente i santi non ne sono esenti.
Inganno
Quest’arma la usa principalmente per chi ha iniziato seriamente un cammino spirituale e con tutte le sue forze vuole percorrerlo e scalare le vette delle virtù cristiane. Satana vedendo la piena volontà dell’anima e soprattutto il grande desiderio ed entusiasmo di voler percorrere la via della grazia, sa bene che una tentazione sui peccati, risulterebbe troppo scontata e facile da individurare; così tenta le suddette anime a confonderle con il suo veleno ingannatore.
Fa in modo qindi che le anime cadono nello scrupolo, nei sensi di colpa, usando quindi tentazioni che sembrerebbero quasi pensieri divini. Alcuni santi dichiarano che all’inizio del loro cammino spirituale, satana li tentava con scrupoli sulla devozione a Maria, dicendo: ” Stai onorando di più lei che è una creatura e stai togliendo lodi e adorazioni a Dio”…. Oppure: ” Questo peccato non lo hai confessato bene, Dio ne è dispiaicuto”. Quindi dove si trova il diavolo? Decisamente tra noi!
Intimidazione
Satana quando poi vede che un’anima ormai è piena di Dio e della sua Sapienza, inizia non più a sedurla ma a minacciarla, intimidirla, usando la paura per rallentare il loro percorso. Quanti santi sono stati minacciati sulle proprie famiglie, quanti picchiati a morte; ma Dio veglia su di loro!
L’opera malvagia di Satana
Il Santo Portoghese analizza in modo dettagliato l’opera malvagia di Satana, sulla quale l’uomo progressivamente si appiattisce, sempre affermando e difendendo una presunta libertà: “Così il diavolo, prima strappa al peccatore gli occhi, poi lo lega con le catene delle cattive abitudini e quindi lo chiude nel carcere dell’ostinazione, affinché non possa uscire alla luce della confessione.
Peggio del demonio
Ma, secondo Antonio, l’uomo è capace di superare in malvagità addirittura lo stesso diavolo: “Vergogna quanto mai sorprendente, che il diavolo debba arrossire di un peccato dell’uomo, peccato che egli non gli ha suggerito, quando l’uomo stesso, disgraziato, di quel suo peccato non arrossisce più”.
“Ecco la Croce del Signore”
Chi alla domanda dove si trova il diavolo, pensa che sia incantenato nell’inferno: Si sbaglia! dove si trova il diavolo precisamente lo sappiamo: Al fianco dell’uomo affinché nel momento giusto cada nel suo tranello. Sant’Antonio però prima di morire, ci fece questo dono: Una preghiera piccolissima di liberazione, ma potentissima, possiamo dire un vero e proprio esorcismo contro il diavolo. Tutti possiamo recitare con fede queste parole:
Preghiera di liberazione di Sant’Antonio di Padova:
“Ecco la Croce del Signore! Fuggite, potenze nemiche! Vince il Leone della tribù di Giuda, la radice di Davide, alleluja!”.
La suggerì egli stesso a una donna che, sopraffatta dalla disperazione, voleva togliersi la vita. Là dove il cattivo suggeritore cavalca le nostre paure per le croci della quotidianità, la Croce di Gesù ci libera, nell’ora presente e nell’ora ultima della nostra esistenza.
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