Le mille Ave Maria
Noi cristiani ci siamo dimenticati di pregare Gesù bambino e qualcuno lo fa solo nel tempo di Natale. Gesù ama invece essere implorato, pregato, contemplato nelle sembianze di fanciullo e di neonato, soprattutto amato già dal grembo della Madre sua, perché ricorda questo grande mistero dell’incarnazione, ricorda il SI pieno e senza indugio di Maria, ricorda le grandi lodi che ha ricevuto dalla Vergine prima ancora di nascere, mentre lei lo adorava accarezzando il suo grembo che racchiudeva il Figlio Divino. Il Signore dona grazie e miracoli a chi nutre tale devozione. Di quale devozione stiamo parlando? Quella delle mille Ave Maria.
I santi e Gesù Bambino
I santi in tutto l’anno pregavano il divin Bambino ma ancor di più ricordavano i nove mesi della gravidanza di Maria. La devozione delle mille Ave, nasce proprio nel voler onorare, lodare, contemplare questo grande evento che ha salvato il mondo. Infatti questa devozione nasce grazie a santa Caterina da Bologna, vergine clarissa, che nutriva una singolare devozione verso il mistero dell’Incarnazione del Verbo. Durante l’Avvento aveva stabilito varie pratiche di pietà, soprattutto durante la novena di Natale, come la recita di mille Ave Maria per ben disporsi alla celebrazione della Natività.
La Coroncina in onore al sacro parto di Maria
Da qui ha avuto origine presso i fedeli la coroncina detta delle “quaranta Ave Maria in onore del sacro parto della divina Madre”, comunemente chiamata, “Le mille Ave Maria”. In cosa consiste? Per 25 giorni dal 29 novembre fino al 23 dicembre si recitano ogni giorno 40 Ave Maria, così da comporre in quell’arco di tempo, il numero di mille. Il Bambin Gesù e la sua Santa Madre ricompensarono santa Caterina per questa devozione da lei costantemente praticata.
La Madonna volle ricompensarla
Una notte, dopo la recita delle mille Ave Maria, le comparve all’improvviso, circondata da chiarissima luce e accompagnata dagli angeli, la Vergine Maria con in braccio il Figlio nelle sembianze di bambino appena nato e fasciato; con grande bontà la Madonna le consegnò il suo Bambino. Accoltolo tra le sue braccia, santa Caterina si senti ricolma di dolcezze e si sciolse in un dolce pianto, poi presa da grande amore avvicinò la sua guancia al Volto divino e ardì di dargli un purissimo bacio. Dopo questo soave incontro, le labbra e le guance della Santa restarono bianchissime come la neve e così luminose e splendenti che nel giorno seguente le suore non potevano fissarvi lo sguardo.
Questa pia pratica possiamo recitarla ogni volta che ne sentiamo il desiderio. Gesù bambino protegge i piccoli e i grandi, e specialmente i genitori che hanno il grande compito di crescere ed educare i propri figli.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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