Il travestito Xochi Mochi, vestito come un clown satanico
Il travestito Xochi Mochi, vestito come un clown satanico con tanto di appuntite corna rosse da demone, legge ai bambini piccoli nella biblioteca pubblica “Michelle Obama”, in California, durante la Drag Queen Story Hour (DQSH).
“La Drag Queen Story Hour cattura l’immaginazione e l’attenzione della variabilità gender dell’infanzia, dando ai bambini modelli gay affascinanti, positivi e sfacciati da seguire. I bambini possono vedere persone che sfidano le rigide restrizioni di genere e immaginano un mondo nella quale le persone possono presentarsi come desiderano e nel quale il travestirsi è reale”, afferma il sito web della Drag Queen Story Hour.
Drag Queen Story Hour è una crescente moda promossa dagli attivisti LGBTQIA+ in collaborazione con le biblioteche di tutta la nazione sovvenzionate con fondi pubblici.
La performance di Xochi Mochi è stata organizzata dalla biblioteca pubblica “Michelle Obama” a Long Beach, da LGBTQ Center di Long Beach, dal Genders And Sexualities Alliance Network e da LGBTQ Imperial Court di Long Beach.
Un entusiasto sostegno di Judy Zuckerman della Biblioteca Pubblica Brooklyn, ammette che l’influenza drag queen mira a ritrarre i travestiti come normalità.
Zuckerman definisce Drag Queen Story Hour un “importante programma che celebra la diversità in modo tale che i bambini possano vestirsi e agire”.
Il direttore della biblioteca Brooklyn, dai servizi per la gioventù e la famiglia, ha proseguito dicendo che la presenza dei travestiti “incoraggia i bambini a guardare oltre gli stereotipi di genere e abbracciare l’illimitata esplorazione di sé”.
I soldi dei contribuenti sono stati usati per promuovere l’evento, il quale è stato sostenuto dalla città di Long Beach che ha twittato: “@LBCityLibrary vi invita alla Michelle Obama Neighborthood Library per festeggiare la LGBTQ History Month! #NationalComingOutDay”.
Promossa come “un festeggiamento del LGBTQ History Month”, l’evento è continuato dopo il tempo di lettura della storia, con “l’ora d’arte” e “un seminario sulla cronologia storica LGBTQ”.
Mochi ha postato che DQSH è stata una “delle migliori esperienze che le abbiano affidato come drag queen”.
La drag queen ha ammesso che l’obiettivo dell’attivismo omosessuale è normalizzare ogni forma di perversione e deviazione sessuale.
Scrive: “è così importante avere una rappresentazione e normalizzare tutte le lettere di LGBTQIA+ nella vita quotidiana”.
Poco dopo, aggiunge: “l’eccitazione negli occhi dei bambini è stato tutto”.
Omar Navarro, sfidante Repubblicano della rappresentante americana Maxine Waters per il seggio al Congresso nel distretto della California, ha tweettato di essere “indignato” con la biblioteca per bambini: “cosa stiamo insegnando a scuola ai bambini? Insegnamenti di vita demoniaca a Long Beach. Sono indignato che lo permettano”.
Anche i genitori ed altre persone hanno criticato Drag Queen Story Hour: “DQSH è un ripugnante lavaggio del cervello dei bambini. I bambini esposti a questo genere di robaccia finiscono per pervertirsi mentalmente”, ha twittato Nate Storm.
Marie Antoinette ha postato: “qual è lo scopo educativo dell’esporre i bambini a questo? A parte il lavaggio del cervello nell’indurli a pensare che questo sia normale”.
JunoWho scrive: “interessante quel che la Nuova Sinistra vuole normalizzare. Umanizzare i mostri. Credo sia definito ‘adescamento’”.
In risposta ai tweet critici, la Chiesa di Satana semplicemente risponde: “Ave satana!”.
La pagina Youtube di Xochi Mochi, spiega che lui è un “clown assassino proveniente dallo spazio, stabilitosi qui sulla Terra”.
Nella sua biografia online, la drag queen, ammette di “vivere con HIV” e che la sua “mente tossica non funziona così bene”.
Mochi confida: “la mia ‘drag’ è iniziata quando ero una piccolissima gay, molte lune fa. Xochi non è mai stato un alter ego, ma più di un’estensione di me stesso”.
La biblioteca di Long Beach ha tolto le foto del travestito satanico mentre leggeva ai bambini, dopo aver ricevuto un’ondata di critica pubblica.
Questo articolo ha scopo informativo, affinchè le famiglie tutelino i propri figli.
Scopri di più da Annalisa Colzi
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.