Dove prendere l’acqua santa per mettere in fuga il demonio
Occorre sapere dove prendere l’acqua santa
Sembra persino ridicolo voler spiegare dove prendere l’acqua santa. Tutti sappiamo che l’acqua santa la si prende in Chiesa oppure viene benedetta da un sacerdote al momento in cui gli viene fatta la richiesta.
Sì, è tutto giusto ma, vi è un ma importante da sapere affinché come allocchi non cadiamo negli imbrogli.
Parto da una verità di fondo che è quella in cui si dice che il luogo dove prendere l’acqua santa è la Chiesa. Punto e stop. Detto questo, occorre sapere che, purtroppo, anche i maghi tengono nei loro studi l’acqua santa. Solo che da questi personaggi occorre starci alla larga.
I maghi caricano l’acqua santa di negatività
Ma se è acqua santa come è possibile che un mago possa caricarla di negatività? Esattamente come fanno i satanisti quando profanano l’Eucaristia. Di per sé l’Eucaristia è il Corpo di Gesù e tale rimane ma profanandola si attirano tanti diavoli poiché viene fatto uno sfregio al Corpo di Gesù.
Così è per l’acqua santa. Probabili riti possono averla caricata di negatività.
Il mago non sarà mai di aiuto all’anima. Il mago utilizza tante belle parole, tanti sorrisi. Il mago riempie il suo studio di immagini sacre, soprattutto di san Padre Pio. Il mago fa inutili promesse che mai si realizzeranno, anzi la loro frequentazione porterà, inevitabilmente, alla morte dell’anima.
Quindi ripeto che il solo luogo dove prendere l’acqua santa è la Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
Santa Teresa D’Avila raccomandava l’uso dell’acqua benedetta contro le insidie diaboliche
Ecco cosa si legge nella sua biografia: “Ho sperimentato diverse volte che per mettere in fuga il demonio e impedirgli di tornare, non vi è mezzo migliore dell’acqua benedetta. Fugge anche dinanzi alla croce, ma poi ritorna. Deve essere ben grande la virtù dell’acqua santa! Quando io me ne servo, provo una vivissima e sensibile consolazione, come un sollievo che non so descrivere, un diletto interiore che mi fortifica l’anima”.
Suor Anna di Gesù Lobera, nei processi per la beatificazione e canonizzazione di santa Teresa, dichiarava: “Alla madre Teresa di Gesù dava molta consolazione prendere spesso l’acqua benedetta, e voleva che non camminassimo mai senza, e per il dispiacere che provava se qualche volta la dimenticavamo, portavamo due piccole zucche appese alla cintura e quasi sempre voleva che gliene attaccassimo una anche alla sua, dicendoci: E’ un grande bene godere così facilmente del sangue di Cristo. E tutte le volte che strada facendo iniziavamo a recitare l’Ufficio divino, ce la faceva prendere”.
Ma è principalmente la fede quella che ci libera. Diceva padre Gabriele Amorth il noto esorcista recentemente scomparso: “Poca acqua benedetta, tanta fede”. Eh sì, perché l’acqua santa o esorcizzata, se non è utilizzata con fede rischia di diventare solo superstizione.
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