E’ peccato se, che bella parola oggi nemmeno ci si pone il problema
E’ peccato se faccio questo..? E’ peccato se commetto un…?
Il cristiano di ieri si chiedeva spesso: ” E’ peccato se” oggi questa domanda non se la pone più! Il peccato è diventato una normalità, uno stile di vita, un modo di fare.
Il peccato è la grande barriera tra Dio e l’uomo. Il peccato, ha aperto le porte dell’inferno e non solo, ma rende la vita un inferno. Ha trasformato gli angeli caduti in demoni, ma che lo dico a fare, per la maggior parte della gente, questa realtà viene chiamata “Favola”.
La coscienza prima si addormenta e poi muore. Ma ecco che la potenza di Gesù si mostra in piena luce quando resuscita la nostra coscienza dalla morte del peccato.
Non smettere di chiedertelo
Chiedersi ” E’ peccato se” è un gran passo, perchè significa provare ancora pudore, provare ancora amore per la Legge di Dio che non è legge d’obbligo ma una legge che ci distingue dagli animali rendendoci uomini. Mi è capitato spesso di sentire: ” il peccato è stato sconfitto, siamo liberi dal peccato con la morte di Cristo” troppo comodo! Cristo ha sofferto una crudele passione, spargendo il suo sangue su questa terra arida per farci partecipi della sua resurrezione, per aprirci di nuovo le porte del Regno: “Vado a prepararvi un posto” (Giovanni 14,2). Gesù con la sua morte ci ha donato la libertà, quella che oggi schiavizziamo con i nostri vizi, diventando appunto schiavi del peccato. Cristo è sì morto per donarci la vita eterna ma non ci ha anche indicato il cammino per meritarcela.
Prima del peccato originale, non esisteva malattia, nè morte, nè odio, nè discordia, nè bruttezza. Ogni sofferenza e disordine nel mondo è un riflesso del peccato. Non è Dio a creare sciagure e disgrazie ma la nostra indifferenza e facilità nel commettere peccato.
Quando lo compiamo, non stiamo offendendo Dio solamente ma stiamo offendendo noi stessi. I comandamenti di Dio non sono un Suo capriccio ma è la mappa che indica la strada della felicità. La strada per sentirci veramente liberi, liberi dai vizi, liberi dal dolore, liberi da quel modo di essere che ci porta a morire nel cuore, nell’anima e nel corpo.
Fino a quando ti poni il problema chiedendoti: E’ peccato se… vuol dire che la tua coscienza sente ancora la voce di Dio. Non avere vergogna di domandartelo perchè quella domanda troverà risposta nella Divina Misericordia.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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