Cara Annalisa non è inutile andare al voto
Andare al voto per non farci sommergere…
Riporto le considerazioni di un amico sulla necessità di andare al voto da parte dei cristiani in risposta al mio articolo.
Perché è importante tornare a occuparsi del bene comune
Cara Annalisa, ti scrivo in merito ad un articolo uscito di recente sul tuo blog, per alcune considerazioni che ritengo molto importanti. L’articolo in questione si chiama: “Siamo pilotati dalla massoneria è inutile andare a votare“. Niente da dire sul pezzo, che condivido in pieno. Ma la seconda parte del titolo, che pare essere una soluzione al problema, dà un messaggio sbagliato, anche se sono certo sia stato scritto con intento provocatorio.
No, non è inutile andare al voto. Anzi è vero l’esatto contrario! E dico di più. Per i cristiani non andare al voto è utile proprio a lor signori, i quali dopo averci instillato il fastidio, il ribrezzo e la noia per la politica, dopo averci inculcato l’inutilità di andare al voto, si sfregano le mani. Così accade che i cristiani fanno un passo indietro, e loro ne fanno due in avanti.
Le imposizioni del Parlamento
Oggi ci troviamo di fronte a un Parlamento che vuole imporre per legge ciò che fino a pochi anni fa sembrava essere una cosa talmente assurda da sembrare impossibile. Basti pensare al matrimonio tra persone dello stesso sesso che, in barba alla stessa etimologia della parola, viene sdoganato e imposto. Il passo successivo, non ancora legge, ma già ampiamente tollerato nei fatti, è l’utero in affitto. Ovvero quell’abominevole pratica di consentire una compravendita di un essere umano, nella fattispecie un neonato, strappandolo dalla madre naturale per compiacere i capricci di una coppia – per ora solo una coppia, domani forse un trio o un gruppo – di uomini o di donne, stravolgendo, tra l’altro, il Diritto che fino ad oggi vedeva l’Istituto dell’Adozione in funzione dei diritti del bambino di avere un papà e una mamma, e non viceversa.
Ma non è finita. Diamogli ancora un po’ di tempo, e diverranno perseguibili le opinioni contrarie a queste leggi spaventose. E’ notizia di questi giorni la volontà di “occuparsi” di tutti quei blog che non si allineano alle “notizie” ufficiali, ovvero quelle vere “per legge”.
Tutte le leggi sono fatte contro la vita e la famiglia
I cristiani devono andare al voto, è importante! Pensa che anni fa i radicali di Pannella, i più fieri avversari dei principi cristiani, avevano sì e no l’1%. Ma oggi Pannella ha vinto. Destra e Sinistra si sono radicalizzate. OGGI IL PARLAMENTO E’ UN UNICO GRANDE PARTITO RADICALE!
Quella minoranza che prometteva di difendere i principi cattolici, è stata quella che, con il suo tradimento, ha consentito che passassero le peggiori leggi. Un giorno i loro membri si presentavano al Family Day, e il giorno dopo votavano la legge contro la famiglia! Tutte le leggi sono fatte contro la vita e la famiglia.
Lo spaventoso calo demografico che peggiora di anno in anno nel nostro paese, non è dovuto soltanto ad un cambio di mentalità, come ci vogliono fare credere. La colpa è da ricercare in quelle leggi partorite dalle solite menti raffinatissime che hanno smontato pezzo per pezzo l’economia italiana, impoverito le famiglie, distrutto il mercato del lavoro, fatte sparire le tutele conquistate in decenni di lotte, tolto qualsiasi prospettiva di un futuro possibile ai giovani.
In nome di una falsa accoglienza
E come può oggi una famiglia pensare di mettere al mondo un figlio, quando il padre non ha un lavoro? E quando ha un lavoro è uno di quelli malpagati e precari, per i quali non si accede né a mutui né a prestiti. Ed ora, poiché si dice che gli italiani non fanno figli, si procede a ripopolare il nostro paese con una immigrazione senza regole, che apre le porte a chiunque, senza neanche seguire le più elementari norme di sicurezza.
In nome di una falsa accoglienza si cancellano i segni della nostra fede e della nostra tradizione cristiana, come i crocifissi e i presepi. Si cambiano addirittura i testi delle canzoni per togliere qualsiasi riferimento a Gesù, persino durante i festeggiamenti per il Natale.
Cara Annalisa, seguo con affetto le tue iniziative e quelle di altri giornalisti, scrittori e intellettuali cattolici. Voi avete il pregio di risvegliare le coscienze sopite e ingannate dal circolo vizioso dei media di regime. Il vostro impegno è encomiabile e meritorio.
Il male soppianta il bene
Ma poi che succede? Che succede se accettiamo di ridurre la nostra fede e i nostri principi cristiani alla sfera privata della nostra casetta? Accade tutto il peggio che può accadere. Il male soppianta il bene e diviene legge.
In questi anni in cui i cattolici sono stati a guardare sono stati proposti, e oggi vanno per la maggiore, dei nuovi “diritti”. Te ne cito soltanto tre. Oggi si parla del “diritto” di abortire, ovvero di uccidere il proprio figlio. Del “diritto” all’eutanasia, ovvero del diritto a uccidersi. E del “diritto” a drogarsi, con lo sdoganamento delle droghe “leggere”. E certo, tra un omicidio e un suicidio, meglio farli drogare un po’, non si sa mai che comincino a rendersi conto dell’inganno.
Quanti giovani seguono le sirene che propongono queste leggi mortifere, credendo di lottare per qualcosa di buono? Giovani e meno giovani che intanto hanno perso i diritti, quelli veri, ad un posto di lavoro stabile, ad una casa, ad una pensione, e via dicendo.
Cara Annalisa, io credo fermamente che sia doveroso per un cattolico tornare ad interessarsi della politica impegnandosi anche attivamente; e farlo in un movimento politico che ha deciso di non cedere neanche il più piccolo pezzetto di verità!
Italia Cristiana
Faccio parte, come tu sai, di un movimento politico che ha deciso già nel nome di non lasciare dubbi sui suoi principi e sul suo programma. Si chiama ITALIA CRISTIANA. In questo nome c’è tutto l’amore per il nostro paese. C’è la riconoscenza verso Gesù Cristo e i suoi insegnamenti. C’è la certezza che questi soli sono garanzia di una rinascita per tutti, cristiani e non cristiani. E, infine, nel nome, io personalmente ho sempre letto una potente preghiera: Signore, resta con noi, si fa sera.
ITALIA CRISTIANA lavora per il bene comune, fa politica per servire. Non importa quanto sarà difficile riportare una voce cristiana all’interno delle istituzioni. So che ce la faremo. Non ci accontentiamo più del meno peggio. Vogliamo il meglio, per noi e per i nostri figli. Quando un cristiano sceglie la giusta battaglia, se ne frega delle difficoltà insormontabili, delle minacce, degli scherni e dei dileggi. Non ci importa della assoluta disparità di mezzi. A noi la battaglia, a Dio la vittoria!
Con stima e amicizia.
Domenico
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