Sessoday o pornoday, mamme in rivolta
Mamme sul piede di guerra
per salvare i loro figli da strane ideologie
Sono una mamma disgustata! Una delle tante mamme disgustate per quanto sta accadendo nella nostra Toscana.
Le parole non bastano ad esprimere la mia indignazione, la nostra indignazione di genitori.
Bisogna provare cosa significa amare un figlio. Cosa significa prendersi cura di lui. Insegnargli i valori e ad essere un uomo o una donna.
Un figlio è il miracolo dell’amore, del divino, della natura.
Pertanto questa iniziativa pubblicizzata sul volantino dalla nostra regione è uno schifo.
Chiedo scusa per il termine, ma invano mi sono sforzata di cercarne altri.
Basta leggere alcune domande scritte sul volantino per rendersi conto del livello basso a cui si è arrivati.
Si dirà che sono domande scritte dai ragazzi, ma questo non giustifica affatto il tenore dell’incontro che, si presume, sarò di basso livello.
“Ma se due donne vogliono fare figli una di loro si deve fare donare il pene?”
“Si puo’rimanere incinti col sesso orale?” e ancora “E’ un male essere transessuale?”
Questa dovrebbe essere l’educazione sessuale per la Regione Toscana da affrontare nelle scuole.
E’ evidente che la Regione Toscana e’ piegata all’ideologia Gender.
Ideologia sconosciuta, negata, ma esistente.
Si e’ affiliata ai gruppi lgbt che fanno della scuola il laboratorio preferito per traviare le coscienze e rubare l’innocenza ai bambini.
Sicuramente il nome più adatto a questa iniziativa è “Porno day”!
Detto questo, vorrei dire con certezza che noi genitori non ci piegheremo. Non staremo zitti, e ci muoveremo contro questa nuova iniziativa aberrante.
Tutto per amore dei bambini e degli innocenti.
Siamo ancora in tanti ad avere valori, e uniti ce la possiamo fare.
Una mamma in guerra.
Scopri di più da Annalisa Colzi
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.