Nostra Madre è santa, la Chiesa Sposa di Cristo
La santità della Chiesa
e le miserie dei suoi figli
La nostra Madre è santa, scrive san Josemaria Escrivà de Balaguer. E nostra Madre è la Chiesa di Cristo, santa di una santità “originaria e costitutiva”. E’ nata pura, dice il santo; e continuerà a essere senza macchia per l’eternità, nonostante le miserie dei suoi figli, quindi anche nostre. Poche righe scritte alcuni decenni fa, ma credo ancora fortemente attuali; parole che non dovremmo dimenticare soprattutto quando parliamo con altri. E quando perdiamo la gioia e la fierezza della nostra appartenenza ecclesiale.
Escrivà, la nostra Madre è santa
“Se amiamo la Chiesa, non sorgerà mai dentro di noi l’interesse morboso di presentare come colpe della Madre le miserie di alcuni suoi figli. La Chiesa, Sposa di Cristo, non ha motivo di intonare il mea culpa. Noi invece sì: questo è il vero “meaculpismo”, quello personale, e non quello che infierisce contro la Chiesa, indicando ed esagerando i difetti umani, che in questa Madre santa derivano dalle azioni che vi compiono gli uomini, fin dove gli uomini possono arrivare, ma che non arriveranno mai a distruggere – anzi nemmeno a toccare – quella che è la santità originaria e costitutiva della Chiesa…
Nostra Madre è santa, perché è nata pura e continuerà a essere senza macchia per l’eternità. Se qualche volta non riusciamo a intravedere la bellezza del suo volto, siamo noi a doverci pulire gli occhi; se notiamo che la sua voce non ci aggrada, curiamo la durezza delle nostre orecchie che ci impediscono di cogliere, nel loro tono, i richiami del Pastore amoroso. La nostra Madre è santa, della santità di Cristo, a cui è unita nel corpo – che siamo tutti noi – e nello spirito, che è lo Spirito Santo, che dimora nel cuore di ognuno di noi se ci conserviamo nella grazia di Dio”.
J. Escrivà, La Chiesa nostra madre, Milano 1976, pp. 47-48
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